Bollettino Covid in Italia e in Lombardia: dati e contagi coronavirus del 18 febbraio

L'ampia e veloce diffusione delle varianti fa sempre più paura. I nuovi casi a livello nazionale sono 13.762, i morti 347. Il tasso di positività sale al 4,8%

Incremento casi Covid da settembre a metà febbraio 2021 (Fondazione Gimbe)

Incremento casi Covid da settembre a metà febbraio 2021 (Fondazione Gimbe)

Milano, 18 febbraio 2021 - Alla vigilia del monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità, che determinerà i nuovo colori delle regioni italianemezza Italia rischia di finire in zona arancione. Ma sembra scongiurato il pericolo lockdown nazionale: meglio puntare su mini aree rosse e, magari, su chiusure più drastiche nel weekend. Le decisioni saranno comunque prese dal nuovo governo Draghi. Certo è che l'ampia e veloce diffusione della varianti Covid fa sempre più paura. E così, oggi, l'attenzione è stata rivolta tutta sull'andamento della curva epidemiologica. In Italia si registrano 13.762 nuovi contagi e 347 morti. Sale il tasso di positività: 288.458 i tamponi effettuati con un tasso del 4,8% (ieri 4,1%). Nelle ultime 24 ore, in Lombardia si contano, invece, 2.540 nuovi positivi al Coronavirus e 55 morti (ieri 29). Anche qui il tasso di positività è cresciuto al 5,9% (ieri era al 4,6%), con un totale di 42.508 tamponi effettuati (+4.212).

Vaccino anti Covid a Liliana Segre
Vaccino anti Covid a Liliana Segre

Intanto l'assessora Letizia Moratti ha affidato "la direzione generale Welfare di Regione Lombardia al dottor Giovanni Pavesi, esperto di management sanitario". L'ex Marco Trivelli diventerà direttore generale dell'AsstBrianza. "Cambiano il dg ma rimangono i problemi" ha commentato l'opposizione. Una buona notizia arriva dal fronte industriale. La produzione in provincia di Brescia, una delle più colpite dalla pandemia soprattutto con la 'prima ondata', è molto vicina a recuperare i livelli di capacità industriale precedenti all'epidemia. Lo affermano i dati Unioncamere Lombardia e Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia.

Bollettino Covid Italia/ Pdf

Secondo il bollettino di oggi del ministero della Salute i nuovi casi di Coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore sono 13.762 (ieri 12.074) su un totale di 288.458 test effettuati, tra antigenici e tamponi molecolari (circa 6mila in meno rispetto a ieri). Il tasso di positività è al 4,8% (+0,7% rispetto a mercoledì che era 4,1%). I decessi sono 347 (ieri 369), che portano il totale dei decessi a 94.887. Gli attualmente positivi sono 384.501 (-4.363) con 17.963 ricoverati con sintomi (-311) e 2.045 in terapia intensiva (+2). Restano in isolamento domiciliare 364mila pazienti mentre sono 17.771 le persone guarite o dimesse. La regione con il maggior incremento giornalieri di infezioni è la Lombardia con 2.540 contagi. In Campania 1.573, in Emilia Romagna 1.565,  in Veneto  1.042 e nel Lazio 1.025. 

Bollettino Covid Lombardia/ La tabella

Aumentano i contagi da Coronavirus in Lombardia: oggi si registrano 2.540 nuovi casi (di cui 92 'debolmente positivi'), analizzando 42.508 tamponi (di cui 30.140 molecolari e 12.368 antigenici) per un totale complessivo: 6.235.973; il rapporto fra tamponi effettuati e nuovi positivi è del 5.98 %. Ieri i contagiati erano 1.746 e martedì 1.696. I decessi sono 55 (ieri 29) per un totale che arriva a quota 27.938. Sul fronte ospedali, nelle ultime 24 ore ci sono stati 29 nuovi accessi in terapia intensiva. Il totale dei letti di rianimazione occupati è aumentato di 5 unità rispetto a ieri; ora sono 368 le persone con gravi insufficienze respiratorie ricoverate nelle terapie intensive degli ospedali regionali. In una sola giornata i posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono diminuiti di -24 unità per un totale di 3.716. Negli ospedali lombardi ci sono in tutto 4084 persone affette da Covid (19 in meno rispetto a mercoledì). Le persone che sono guarite nelle scorse 24 ore sono 1.205, per un totale di 490.907, di cui 3.355 dimessi e 488.757 guariti​. Per quanto riguarda le province, la più colpita resta Milano con 773 nuovi casi di cui 263 nella città capoluogo (ieri rispettivamente +500 e +209). Segue sempre Brescia con +559 (ieri +381). Poi, Bergamo con +238 (ieri +121), Varese con +209 (ieri +55), Como con +142 (ieri +107), Mantova con +121 (ieri +117) e Pavia con +119 (ieri +115). Numeri a due cifre per Monza e Brianza con +96 (ieri +105), Cremona +93 (ieri +57), Lecco +91 (ieri +58), Lodi +53  (ieri +37) e Sondrio +10 (ieri +47). 

Covid, i dati del 18 febbraio in lombardia
Covid, i dati del 18 febbraio in lombardia

Covid, i dati da altre regioni

EMILIA ROMAGNA -  Sono 1.565 i positivi in piu' rispetto a ieri in Emilia Romagna, su un totale di 29.633 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi - tra cui 564 asintomatici - sul numero di tamponi fatti da ieri e' del 5,3%, eta' media 41 anni. In diminuzione i casi attivi, - 333 su un totale di 34.929: le persone in isolamento a casa,sono complessivamente 32.858 (-326), il 94,1% del totale dei casi attivi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 181 (+5 rispetto a ieri), 1.890 quelli negli altri reparti Covid (-12). Ventisette i nuovi decessi, 10.240 da inizio pandemia; 240.650 in totale i casi di positivita'.  La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 428 nuovi casi; seguono Modena (233), poi Reggio Emilia (173) e Rimini (152); quindi Imola (116), Cesena (106), Parma (102), Ravenna (101). Infine, Ferrara (64), Forli' (47) e Piacenza (43).

MARCHE - Torna sopra quota 500 il numero giornaliero di positivi al coronavirus nelle Marche: sono 532 quelli riscontrati tra le nuove diagnosi. Il servizio Sanità fa sapere che nelle ultime 24 ore sono stati "testati 7.399 tamponi: 4.994 nel percorso nuove diagnosi (di cui 2.665 nello screening con percorso Antigenico) e 2.405 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 10,7%)". Nel Percorso Antigenico "effettuati 2.665 test e riscontrati 108 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 4%". Quanto ai 532 positivi quasi la metà sono emersi in provincia di Ancona (264) confermando il trend in corso da qualche tempo. Sensibilmente più bassi i dati dei contagi nelle altre province: 109 a Macerata, 82 a Pesaro Urbino, 37 a Fermo, 11 ad Ascoli Piceno e 29 fuori regione. 

TOSCANA - Altri 956 positivi Covid in più in Toscana nelle 24 ore (+0,7%) rispetto a ieri (età media 44 anni; 918 da tampone molecolare e 38 trovati con test antigenico) e altri 11 morti. I guariti crescono dello 0,4% (538 persone, di cui 10 guarigioni cliniche e 528 guarigioni virali, definitive col tampone di controllo negativo) e raggiungono quota 128.676 unità. Gli attualmente positivi sono 12.803 (+3,3% su ieri) di cui 861 ricoverati nei posti letto Covid (+25 su ieri pari al +3%; tra loro 144 sono in terapia intensiva cioè +7 pazienti pari al +5,1% sul giorno precedente). Ci sono poi 11.942 persone curate in isolamento a casa con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi. Stabili le quarantene: sono 30.071 (-23 unità su ieri) coloro isolati in sorveglianza attiva per contatti con persone contagiate. 

VENETODopo un mese di calo dei contagi quotidiani il Veneto torna a superare i 1.000 casi di positività al Covid in sole 24 ore. Il report della Regione registra infatti 1.042 contagi in più rispetto a ieri, per un totale di 323.888 infetti dall'inizio dell'epidemia. Sotto quota mille la regione era scesa esattamente il 18 gennaio scorso (i casi erano stati 998). I decessi sono 30 in più rispetto a ieri, per un dato complessivo di 9.651 vittime. "L'incidenza dei positivi sui tamponi - ha detto il presidente Luca Zaia - è del 3,13%". La prevalenza della variante inglese del Coronavirus sul territorio del Veneto è intorno al 17,7% del totale, in linea con il dato a livello nazionale. Vi sono anche due casi di variante brasiliana, isolati, in provincia di Padova e Venezia: a riferirlo è Antonia Ricci, direttrice dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie (Izspve) di Padova, che per conto della Regione sta conducendo un progetto di sequenziazione del virus .

UMBRIA - In Umbria si registrano 319 nuovi casi, mentre restano stabili, 554, i ricoverati Covid in Umbria. Le terapie intesive segnano un +2, da 83 a 85. In regione ci sono anche altri 15 morti (il totale sale a 948) e 317 guariti. Gli attualmente positivi sono ora 8.418, 13 meno di ieri. Sono stati analizzati 3.842 tamponi e 3.441 test antigenici. Il tasso di positività è del 4,3% sul totale (ieri 5,4%) e dell'8,3% sui soli molecolari (ieri 9,79%). 

ABRUZZO - In Abruzzo, oggi, si registrano 482 nuovi casi (di età compresa tra 6 mesi e 97 anni). Lo comunica l'Assessorato regionale alla Sanità precisando che i positivi con età inferiore ai 19 anni sono 103, di cui 8 in provincia dell'Aquila, 46 in provincia di Pescara, 41 in provincia di Chieti e 8 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 11 nuovi casi e sale a 1599 (di età compresa tra 64 e 96 anni, 4 in provincia di Chieti, 1 in provincia dell'Aquila, 4 in provincia di Teramo e 2 in provincia di Pescara). Del totale odierno, 3 casi sono riferiti a decessi avvenuti nei giorni e comunicati solo oggi dalle Asl. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 35.803 dimessi/guariti (+369 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 12.308 (+101 rispetto a ieri). Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 69.5402 tamponi molecolari (+47.58 rispetto a ieri) e 187.309 test antigenici (+5136 rispetto a ieri). Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 4.9%.

Colori regioni, si cambia ancora
Colori regioni, si cambia ancora
Colori regioni: le novità da venerdì 19 febbraio

Italia pronta a cambiare nuovamente i colori delle sue regioni. La mappa è stata modificata meno di una settimana fa, ma già questo weekend potrebbe trovarsi ad affrontare tonalità diverse. Con il nuovo monitoraggio della cabina di regia, in programma domani, venerdì 19 febbraio, infatti, alcune Regioni potrebbe modificare l'attuale divisione in zone a seconda del livello di rischio legato alla situazione epidemiologica. Emilia-Romagna verso l'arancione, Lombardia in bilico. Piemonte, Friuli e Lazio nel mirino. A rischio zona rossa Umbria e Abruzzo.

Attilio Fontana
Attilio Fontana
Fontana: "Lombardia da fascia gialla"

"Venerdì cabina di regia, a me sembra che la Lombardia possa rimanere in zona gialla", ha detto il governatore della Lombardia Attilio Fontana, ospite questa sera della trasmissione 'Iceberg Lombardia in onda su Telelombardia. "La risposta definitiva - ha aggiunto - potrà essere data solo domani. I numeri giusti? Sono sempre stati giusti, erano altri i problemi". Poi, riguardo un possibile lockdown ha detto: "Invece che continuamente passare da un momento di assoluta liberta' che determina un peggioramento della situazione a una situazione di completa chiusura dove i contagi diminuiscono, credo che sia necessario trovare una via mediana". "Da quando si sono iniziate a fare queste differenziazioni (fasce, aperture e chiusure) sono convinto che ci sono sicuramente attivita' che sono inopportune e altre attivita' che con cautela si possono realizzare", ha proseguito il governatore. Per Fontana "si dovrebbe trovare un equilibrio tale per cui tra liberta' e parziali limitazioni si possa continuare a vivere allo stesso modo. Questo per evitare che ci siano questi sbalzi per cui un bar apre e poi chiude. Si devono trovare quelle attivita' oggettivamente pericolose, sulle altre bisogna dare la garanzia che si possano svolgere non per due settimane ma almeno per 2 mesi, 3 mesi. In modo che si possa fare anche una programmazione. Al Governo chiedo un passo in piu' rispetto ai colori. Si', va superato lo schema dei colori". 

Viggiù in fascia rossa
Viggiù in fascia rossa
Lockdown o mini aree rosse?

Lockdown sì o lockdown no in Italia? Ad innescare il dibattito, qualche giorno fa, sono state le dichiarazioni di Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute, che ha parlato di una chiusura totale del Paese. Sul tema sono intervenuti esperti, contrari, come ad esempio Francesco Vaia direttore sanitario dello Spallanzani di Roma e Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova. Ma anche favorevoli, come Nino Cartabellotta della Fondazione Gimbe e il professor Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all'Università di Padova, mentre la politica è sembrata contraria in blocco, almeno nelle parole dei leader che si sono esposti. Su tutti il leghista Matteo Salvini.  La discussione è nata dopo l'aumento dei contagi e la larga diffusione della varianti Covid.  Difficile che Mario Draghi scelga di partire con un lockdown nazionale, ma anche il sistema delle zone a colori è stato criticato da più parti. Una strategia considerata troppo blanda, che rischierebbe di cedere sotto la spinta delle nuove varianti, compresa l'ultima scoperta a Napoli. Potrebbe quindi nascere una sorta di sistema misto: accanto ai colori delle Regioni potrebbe farsi strada la possibilità di un lockdown nazionale 'soft' durante i festivi e i pre-festivi se la curva dovesse confermare il trend di crescita. E potrebbe comunque continuare l'istituzione di zone rosse mirate, come sta accadendo in alcune città della Lombardia, dell'Umbria e dell'Abruzzo.

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