Lockdown in Italia o mini zone rosse? Ecco le ipotesi con il governo Draghi

Dovrebbe restare la divisione per colori delle regioni e spunta una stretta nei weekend. Ma cosa fanno gli altri Paesi europei?

Lockdown a Milano

Lockdown a Milano

Milano, 18 febbraio 2021 - Lockdown sì o lockdown no in Italia? Ad innescare il dibattito, qualche giorno fa, sono state le dichiarazioni di Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute, che ha parlato di una chiusura totale del Paese. Sul tema sono intervenuti esperti, contrari, come ad esempio Francesco Vaia direttore sanitario dello Spallanzani di Roma e Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova. Ma anche favorevoli, come Nino Cartabellotta della Fondazione Gimbe e il professor Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all'Università di Padova, mentre la politica è sembrata contraria in blocco, almeno nelle parole dei leader che si sono esposti. Su tutti il leghista Matteo Salvini.  La discussione è nata dopo l'aumento dei contagi e la larga diffusione della varianti Covid. 

Mario Draghi
Mario Draghi
Cosa farà il governo Draghi?

Gli occhi sono tutti puntati sul monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità, in programma domani, venerdì 19 febbraio, che porterà alla decisione del governo su come procedere. Difficile che Mario Draghi scelga di partire con un lockdown nazionale, ma anche il sistema delle zone a colori è stato criticato da più parti. Una strategia considerata troppo blanda, che rischierebbe di cedere sotto la spinta delle nuove varianti, compresa l'ultima scoperta a Napoli. Potrebbe quindi nascere una sorta di sistema misto: accanto ai colori delle Regioni potrebbe farsi strada la possibilità di un lockdown nazionale 'soft' durante i festivi e i pre-festivi se la curva dovesse confermare il trend di crescita. E potrebbe comunque continuare l'istituzione di zone rosse mirate, come sta accadendo in alcune città della Lombardia, dell'Umbria e dell'Abruzzo.

Colori regioni, si cambia ancora
Colori regioni, si cambia ancora
Quali regioni possono cambiare colore?

Per quanto riguarda i dati dell’Iss, sarebbero cinque le Regioni che rischiano di cambiare colore. Il passaggio dal giallo all'arancione potrebbe accadare in Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Lazio. In zona rossa potrebbero finire Abruzzo e Umbria. Mentre, la Valle d'Aosta sogna la zona bianca.

Colori regioni: zona rossa, arancione e gialla. Cosa può succedere

Viggiù in fascia rossa
Viggiù in fascia rossa
Galli: "Chiusure mirate". Signorelli: "Lockdown chirurgici"

La variante inglese di Sars-CoV-2 "è una variante con il 40% in più di capacità di trasmissione rispetto alle altre, e che tra breve soppianterà quello che circola in Italia. Se no verrà soppiantata a sua volta da qualche cosa di più efficiente nell'essere trasmessa, e quindi da qualche cosa di peggio". Lo ha sottolineato Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco e dell'università degli Studi di Milano, che proprio in virtù di questo scenario dice sì alle "chiusure mirate. Aree rosse, se necessario", ha spiegato ad 'Agorà' su Rai3, proprio per contenere il diffondersi delle varianti di coronavirus laddove si sviluppano focolai. Stessa opinione per  Carlo Signorelli, docente di Igiene e Sanità pubblica all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano: "Nelle zone del Paese, con varianti in circolazione, e che devono essere ben delineate, serve intervenire nella maniera più rigorosa possibile. Servono lockdown chirurgici, selettivi di comuni o province".  "Per lockdown chirurgici - ha spiegato l'esperto - intendo misure molto restrittive che comprendano la chiusura delle scuole, forti limitazioni alle attività commerciali e agli spostamenti delle persone verso le seconde case". Per quest'ultimo punto, Signorelli ha fatto notare che "incredibilmente, anche nelle zone rosse, sono possibili. Ed un elemento da valutare. Anche con gli impianti sciistici chiusi, nel weekend di San Valentino abbiamo visto molti spostamenti verso le seconde case e, conseguentemente, rifugi pieni in montagna". Per ridurre la possibilità di diffusione delle varianti, in particolare, ha ricordato l'esperto, "le misure più importanti sono proprio quelle di limitare gli spostamenti delle persone. Al momento, le mini zone rosse lombarde sono a Bollate, Castrezzato, Mede e Viggiù.  

Variante inglese in Lombardia, quattro Comuni in zona rossa

Germania, la polizia controlla la coda per le vaccinazioni (Ansa)
Germania, la polizia controlla la coda per le vaccinazioni (Ansa)
I lockdown in Europa

Mentre in Italia si parla di ulteriori chiusure, cosa stanno facendo in questo momento gli altri paesi europei per contenere l'epidemia? La scorsa settimana la Germania ha annunciato l’estensione del lockdown già in vigore da prima di Natale fino al 7 marzo: le misure prevedono che tutte le attività commerciali non essenziali rimangano chiuse, l’obbligo di indossare mascherine sui trasporti pubblici, che gli incontri con persone che non fanno parte del proprio nucleo familiare siano limitati a una persona per volta, la chiusura delle scuole e il lavoro in smart working quanto più possibile. Il lockdown tedesco non prevede l’obbligo di rimanere in casa. sono però state imposte limitazioni agli spostamenti con il Tirolo austriaco e con la Repubblica Ceca. L'Inghilterra ha invece optato per una divisione in zone a maggiore o minore rischio epidemiologico come in Italia. Qui, dall’inizio di gennaio, la maggior parte del Paese a si trova nella fascia di rischio più alto dove è raccomandato ai cittadini di non uscire di casa se non per fare acquisti essenziali, lavorare da casa a meno che non sia impossibile, e stare in contatto solo con i propri conviventi. Si possono incontrare persone che non fanno parte del proprio nucleo abitativo solo all’aperto, e una alla volta. In Francia non è stato imposto nessun lockdown: è in vigore un coprifuoco dalle 18 alle 6, con obbligo per i negozi di chiudere e per i cittadini di rimanere in casa a meno di esigenze improrogabili; bar e ristoranti sono chiusi, così come anche cinema, teatri, musei e impianti sciistici. In Spagna il coprifuoco varia da regione a regione, ma in generale inizia tra le 22 e le 23 e finisce alle 6. Anche le regole sulle chiusure delle attività commerciali variano a seconda della regione. Nei Paesi Bassi era stato imposto un coprifuoco dalle 21 alle 4.30 di notte, ma martedì mattina un tribunale dell’Aia ha ordinato di eliminarlo. Secondo il tribunale il coprifuoco sarebbe stato imposto da una legge di emergenza senza però che ci fosse una reale situazione di “grave emergenza”. In serata, unacorte d'appello olandese ha sospeso la sentenza: il coprifuoco resta in vigore dalle 21. Nel frattempo i negozi di beni non essenziali sono chiusi, come bar, ristoranti e scuole superiori.

Nuovo Dpcm in arrivo

Il nuovo esecutivo Draghi dovrà anche decidere quali limitazioni mantenere dopo il 5 marzo 2021, data di scadenza del dpcm attualmente vigente. Fino a qualche giorno fa le ipotesi parlavano di un’apertura serale dei ristoranti nella zona gialla e pomeridiana in quella arancione ma con la diffusione delle varianti non è escluso che l’allentamento venga rimandato. Stesso discorso per le palestre e le piscine. Intanto, resterà in vigore almeno fino al 25 febbraio il divieto di spostamento tra regioni. Non sono previsti, al momento, allentamenti anche al coprifuoco.