Bollettino Covid Lombardia: 10.634 nuovi casi e 118 morti

Nelle terapie intensive +19, + 272 negli altri reparti. Cala il rapporto tamponi/positivi e pure l'Rt, oltre 2mila guariti/dimessi

Coronavirus

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Milano, 13 novembre 2020 - La Lombardia non ha ancora raggiunto il picco della seconda ondata e anche oggi si registra una crescita dei contagi, ma con un maggior numero di tamponi. Sono 10.634 i nuovi casi accertati nelle ultime 24 ore con 55.636 test molecolari. Ieri i nuovi positivi erano 9.291 con 42.933 tamponi. Cala quindi al 19,1% il rapporto tamponi/positivi (ieri al 21,6%) Flessione anche per i decessi: oggi 118 contro i 187 di ieri. Dall'inizio dell'emergenza Covid in Regione le vittime sono così passate a 19.028.  Ancora forte la pressione sulle terapie intensive, che oggi registrano 19 ricoverati in più (complessivamente 801), mentre negli altri reparti si registrano 272 ricoveri (in tutto 7.319).

Ma i segnali postivi non mancano: l'indice di contagio Rt, che in Lombardia era salito ben oltre il 2 continua infatti a rallentare e oggi si attesta sull'1,5 a livello regionale, mentre a Milano (secondo elaborazioni dell'Ats) scende addirittura intorno all'1,3-1,2. Segno che il mini lockdown e il successivo Dpcm iniziano a dare i primi frutti, tanto che oggi il presidente della regione Attilio Fontana si è spinto a prevedere l'ipotesi di un possibile allentamento delle misure anti Covid. Un auspicio più che una promessa. Comunque, avverte Fontana, "bisogna attendere le due settimane: la prima è passata però, come mi ha ribadito il ministro della Salute Roberto Speranza, non prenderà alcun provvedimento prima delle due settimane, quindi a partire dalla prossima".

Il governatore, alla luce dei dati odierni, non ha nascosto un cauto ottimismo: "Gli indicatori della Lombardia iniziano a dare segnali di miglioramento. Sono i primi risultati dopo i pesanti sacrifici che stiamo attuando dal 21 ottobre". "Dobbiamo proseguire questo cammino nella speranza di allentare la pressione sia sui nostri ospedali sia sui nostri preziosi medici e operatori sanitari - ha scritto su Facebook -. Come sempre manteniamo alta l'attenzione e cerchiamo di uscire da questo incubo il prima possibile", ha aggiunto.

I dati delle province

i dati del 13 novembre in Lombardia
i dati del 13 novembre in Lombardia

La provincia più colpita rimane quella della provincia di Milano, con 4.451 casi, di cui 1.973 a Milano città. Seguono Monza e Brianza con 1.236 contagi e Varese con 1.213. Numeri più contenuti ma sempre elevati a Como, dove si registrano 737 positivi in 24 ore, a Brescia sono 623, a Pavia 511, a Bergamo 451, a Mantova 337. Seguono, con netto distacco, Lodi +264 nuovi casi , Cremona +246 e Lecco +242. Ultima Sondrio con soli 52 nuovi positivi. Lmacroarea che comprende MilanoMonza e da ultimo Varese e Como resta la più colpita in questa seconda ondata e assorbe oltre il 60% dei contagi regionali. 

Bollettino Covid Italia venerdì 13 novembre / PDF

I nuovi casi in Italia sono 40.902 in 24 ore, con 254mila tamponi effettuati. Mentre si contano altre 550 vittime a livello nazionale. Con i suoi 10.634 contagi la Lombardia resta la regione più colpita. Mentre il Piemonte, pure in zona rossa, conta la metà dei casi lombardi: 5.258. Terza tra le regioni flagellate dal virus è la Campania con 4.079 positivi.

Per approfondire: Zona arancione, gialla e rossa: ecco i cambi di colore delle regioni

Pregliasco: record di casi ma crescita non più esponenziale

Secondo il virologo dell'Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco "quello di oggi è un numero record di nuovi positivi in Italia ma i casi non stanno più crescendo in modo esponenziale. Per Pregliasco "ora però dobbiamo sentirci motivati nel rilanciare al massimo il rispetto delle misure anti-Covid, che si stanno dimostrando efficaci" nel frenare la corso di Sars-Cov-2.  "Il numero ancora elevato dei decessi riflette la fase espansiva di 15 giorni fa. Dobbiamo tenere duro: stiamo vedendo gli effetti delle varie misure" adottate, ha concluso Pregliasco.

Test rapidi: a Milano il Drive Through più grande d'Italia 

Uno dei nodi della gestione della seconda ondata dell'emergenza Covid-19 in Regione resta quello del tracciamento dei casi. Da oggi a Milano è attivo il Drive Through più grande d'Italia al Parco Trenno di via Novara. Eseguirà tamponi rapidi per studenti e personale scolastico (docenti e non) e consentirà di processare 500 tamponi rapidi al giorno dal lunedì al sabato dalle 8 alle 14. In tutto 8 linee per i test rapidi Sars-COv2 e una linea per i tamponi molecolari. Il drive through è dedicato esclusivamente all'accertamento dei casi sintomatici del mondo della scuola, unico ambito per il quale è previsto l'accesso diretto. Potranno quindi eseguire i test senza prenotazioni solo gli studenti e il personale scolastico che abbiano già ricevuto un'indicazione dal proprio medico o pediatra o che provengano direttamente dalla scuola e non siano riuscito a mettersi in contatto con il proprio medico o pediatra. Inoltre, è necessario presentarsi al drive through provvisti di autocertificazioni, fotocopia della carta di identità, fotocopia del codice fiscale

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Boom di contagi tra gli operatori sanitari (grafico Fondazione Gimbe)

La seconda ondata di Coronavirus continua a mettere a dura prova la tenuta del sistema sanitario. In particolare preoccupa la pressione sugli ospedali, che è "fortissima a Milano, Monza, Varese e Como", come ha detto stamani l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Solo al San Gerardo di Monza sono 310 gli operatori sanitari positivi.

Trend dei contagi tra gli operatori sanitari (grafico fondazione Gimbe)
Trend dei contagi tra gli operatori sanitari (grafico fondazione Gimbe)

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