
Al Valduce
Como, 27 febbraio 2020 - Non è stato il coronavirus a mettere in ginocchio l’ospedale Valduce, ma le disposizioni per combattere il contagio diffuse da Regione Lombardia che prevedono, per ogni paziente che si presente in Pronto Soccorso con evidenze di un’infezione respiratoria il test per il Covid-19 con tampone nasofaringeo. Siccome in attesa dell’esito del test i pazienti muniti di mascherina chirurgica devono essere assistiti all’interno dell’ospedale, ma in un’area dove non possano contagiare gli altri pazienti, in breve tempo al Valduce hanno esaurito gli spazi.
«Abbiamo dovuto chiudere cinque stanze doppie nel reparto di medicina per dedicarle all’isolamento – spiega il direttore del Dipartimento Medico, Mario Guidotti – Quindi abbiamo dovuto rinunciare a dieci posti letto in chirurgia. Questo ci ha costretto a cancellare una serie di interventi programmati». Non si segnalano, per ora, problemi nei presidi dell’Asst Lariana come l’ospedale Sant’Anna di San Fermo, il Sant’Antonio Abate di Cantù e l’Erba-Renaldi di Menaggio, anche loro comunque messi a dura prova dalla necessità di garantire corsie preferenziali e l’isolamento per i pazienti affetti da patologie respiratorie che nella maggior parte dei casi si riveleranno banali malanni di stagione. Chi non si è fatto fermare dal coronavirus invece è l’Internatinal School di Como dove gli studenti continuano a studiare attraverso i corsi online.
«Siamo orgogliosi di come la nostra comunità scolastica si sia unita per fronteggiare la sfida imprevista di dover spostare l’insegnamento quotidiano su una piattaforma online - spiega la preside, Emanuela Ferloni - Gli studenti si sono impegnati e hanno dimostrato di essere indipendenti e responsabili. I genitori, dopo lo shock iniziale, hanno pienamente supportato i loro figli nel miglior modo possibile. Stiamo sperimentando una nuova forma di collaborazione, esplorando nuovi canali di comunicazione e, se siamo riusciti a fare tutto questo in meno di 24 ore, il percorso virtuale che ci aspetta non potrà che essere di successo. Questo è ciò che significa trasformare crisi in opportunità ed è possibile solo se si collabora con un incredibile team di professionisti in grado di sostenersi a vicenda e di mantenere una mentalità aperta». Gli studenti svolgono lezione da casa davanti allo schermo del computer dalle ore 9 alle 15.35, dal lunedì al venerdì, fino a quando proseguirà l’emergenza. Il programma consente di seguire lezioni virtuali e di interagire direttamente con i docenti. Per gli allievi più piccoli gli insegnanti inviano in anticipo alle famiglie un piano di lavoro e l’elenco dei materiali necessari così che i bambini possano imparare assieme. Attraverso la loro piattaforma online, gli studenti condividono le esperienze, i disegni e i lavori creativi con gli amici e sono coinvolti nella risoluzione dei problemi.