Un giovane stalker alla sbarra

Un giovane imputato per atti persecutori tormenta la sua ex compagna a Bergamo, costringendola a cambiare abitudini e causandole ansia. La vittima e la madre testimoniano il calvario subito in tribunale.

Un giovane  stalker alla sbarra

Un giovane stalker alla sbarra

Le ha reso la vita difficile al punto da costringerla a cambiare lavoro, modificare i suoi spostamenti, le uscite con l’amica, soprattutto di sera, le uscite per portar fuori il cane. Era diventato il suo incubo, e anche la loro relazione, terminata nel febbraio del 2021 non era stata idilliaca. Anzi, già allora vi erano stati segnali che avevano suscitato nella vittima più di un dubbio: gli scatti d’ira di lui con minacce e aggressioni verbali e danneggiamenti.

Processo per atti persecutori, vittima e imputato sono giovani: lei 24 anni; l’ex 26 anni e attualmente sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento eseguita nel luglio scorso. La situazione è peggiorata dopo, quando la storia tra i due è finita per volontà della vittima. Lui (presente in aula) come è emerso nell’udienza di ieri ha continuato a ossessionarla rendendole la vita sociale un inferno. Il periodo è quello compreso tra il febbraio 2021 e luglio 2023. Siamo in un paese della Bassa. Non c’era giorno che lui non si presentasse davanti a casa della giovane. Sostava davanti al cancello d‘ingresso, oppure suonava insistentemente il citofono di casa, oppure si introduceva abusivamente nel giardino pertinente l’abitazione. Ed erano reiterati anche le telefonate, i messaggi anche minatori. Insomma una situazione che poco alla volta ha provocato nella vittima uno stato d’ansia, come ha raccontato in aula sua madre. "In due anni almeno un centinaio di volte si è presentato sotto casa. Lui era arrivato ad arrampicarsi sul balcone di casa nostra. Mia figlia ad un certo punto ha smesso di vivere, era ansiosa, angosciata, non mangiava".