Cantù, vedova derubata di tutti gli oggetti d’oro (anche le fedi) da falso carabiniere: bottino recuperato

Era stata convinta dal giovane truffatore, che falsamente si era spacciato per "collaboratore dei carabinieri", che il nipote era stato arrestato e che servivano soldi o preziosi per scarcerarlo

In azione i carabinieri (quelli veri)

In azione i carabinieri (quelli veri)

Cantù (Como) – Alla vittima, una vedova canturina di 91 anni, aveva portato via tutto, ogni oggetto d’oro che l’aveva accompagnata per tutta la vita. Perfino le fedi nuziali. Perché era stata convinta dal giovane truffatore, che falsamente si era spacciato per "collaboratore dei carabinieri", che il nipote era stato arrestato e che servivano soldi o preziosi per scarcerarlo. Salvo poi rendersi conto di essere stata raggirata, quando aveva scoperto che al nipote non era successo niente di ciò che le avevano raccontato.

A recuperare il bottino e denunciare l’uomo per truffa aggravata, sono però arrivati i carabinieri veri, con un lavoro sinergico tra Cantù e Vercelli. La Fiat Panda guidata da Dioniso Punzo, napoletano di 23 anni, è stata fermata a Gattinara da una pattuglia: dal controllo è emerso che quel veicolo risultava segnalato come presumibilmente utilizzato per commettere truffe.

Da una verifica sul telefono cellulare del conducente, sono emerse due geolocalizzazioni a Cantù: i carabinieri hanno quindi contattato i colleghi per capire se avessero ricevuto denunce recenti. Come quella appena subita dalla novantunenne. A quel punto i militari di Cantù hanno individuato il suo alloggio, un b&b di Lipomo, all’interno del quale è stato trovato, nascosto in una valigia, il sacchetto con tutti i monili consegnati dall’anziana donna. Che li ha riconosciuti, pezzo dopo pezzo, prima di vederseli restituire, e che ha anche riconosciuto in foto, con certezza, il volto del ragazzo che si era presentato a casa sua per ritirare i preziosi.