REDAZIONE COMO

Tre lavoratori in nero impiegati nell’autolavaggio

Durante i controlli è emerso che tre dei cinque dipendenti erano senza contratto

Le auto erano pulite, il lavoro no. Alcuni degli addetti dell’autolavaggio lavoravano infatti in nero. A scoprire tre lavoratori senza alcun tipo di contratto in un autolavaggio di Cantù sono stati nei giorni scorsi durante un controllo a sorpresa i militari della Guardia di finanza della Compagnia di Erba che su cinque operai all’opera ne hanno sorpresi in servizio tre non in regola, tutti stranieri, due di origini pachistante e un ivoriano della Costa d’Avorio, mentre tiravano a lucido le macchine senza alcun tipo di qualifica né di assicurazione, tanto meno di contributi previdenziali versati. I funzionari dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Como e Lecco hanno immediatamente disposto la serrata dell’attività. Il gestore dell’autolavaggio per poterlo riaprire il più in fretta possibile ha subito versato 500 euro di acconto sui 2mila di multa e messo in regola i tre lavoratori irregolari. Gli è stata inoltre notificata una sanzione di 10.800 euro che però verrà ridotta a 5.400 proprio perché ha sanato la posizione.

A Ferragosto sempre i finanzieri, ma di Menaggio, avevano chiuso un agriturismo dell’Alto Lago per aver trovato 3 lavoratori in nero su 9 dei quali, due dei quali intascavano pure la disoccupazione e prima ancora un ristorante di Merone, perché su 19 lavoratori 5 erano in nero e 2 irregolari. E probabilmente non è nemmeno finita qui, perché i controlli continuano. "Prosegue incessante il nostro impegno per la prevenzione e repressione del cosiddetto "lavoro sommerso", conferma il luogotenente Giuseppe D’Ambrosio, comandante della Sezione operativa delle Fiamme gialle di Erba.

Daniele De Salvo