ROBERTO CANALI
Cronaca

Incubo a Como, sequestra per ore figlio piccolo, compagna e genitori anziani: la polizia scopre anni di violenze

Urla provenienti da un appartamento di Rebbio, l’allarme dei vicini. Un 39enne è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona

Un 39enne comasco è stato arrestato dalla polizia di Como per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate

Un 39enne comasco è stato arrestato dalla polizia di Como per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate

COMO – Violenza fra le mure domestiche sempre in primo piano con una richiesta di aiuto ai vicini di casa risultata poi determinante. Un 39enne comasco, con precedenti di polizia, è stato arrestato dalla Polizia di Como per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. L’uomo è stato inoltre indagato in stato di libertà per sequestro di persona.

I fatti risalgono alle 17 di venerdì, quando una Volante è stata indirizzata in un’abitazione privata in un condominio di Rebbio, quartiere a Sud di Como, dopo una segnalazione al 112 che indicava una lite e delle urla provenire da un appartamento. Giunti sul posto, i poliziotti hanno avuto accesso all’abitazione trovando il 39enne in evidente stato di agitazione, che però asseriva non vi fossero problemi.

Gli agenti si sono resi subito conto che la compagna, il loro figlio piccolo e gli anziani genitori dell’uomo si presentavano agitati, impauriti e chiusi rispetto alle domande dei poliziotti. Dal racconto dei presenti è emersa una situazione fatta di maltrattamenti, soprusi e violenze psicofisiche, mai denunciati, che il 39enne esercitava da tempo nei confronti di tutti i suoi famigliari. Comportamenti dovuti, in particolare, dalla dipendenza dell’uomo dalle sostanze stupefacenti e dalla sua quotidiana necessità di denaro.

I poliziotti, riassumendo l’intero quadro, hanno anche però circoscritto i fatti accaduti venerdì, quando, l’uomo, nel pomeriggio, in uno dei suoi momenti di alterazione e in presenza degli anziani genitori e del figlio piccolo, avrebbe picchiato violentemente la donna privandola del suo telefono cellulare ed impedendole di uscire di casa, chiudendo la porta d’ingresso e trattenendo per sé le chiavi. Poi la richiesta di aiuto ai vicini. La donna ferita è stata trasportata in ospedale con 30 giorni di prognosi. L’aguzzino al Bassone.