
Si è avvicinato al portafoto che custodisce l’immagine di don Roberto Malgesini, lasciata in piazza San Rocco, nel luogo in cui il sacerdote è stato accoltellato a morte lo scorso 15 settembre. Ha fatto a pezzi la cornice, strappato la foto, e ha tentato di allontanarsi. L’uomo, un quarantenne di nazionalità indiana, è stato visto domenica mattina alle 10 e subito fermato dagli agenti della Polizia Locale di Como, che da alcuni giorni stanno presidiando la zona. Prima di portarlo al comando è stato perquisito: addosso aveva un coltellino e otto lame da taglierina, della lunghezza di undici centimetri, di cui non ha saputo giustificare il possesso o l’uso che avrebbe dovuto farne. È stato quindi denunciato per danneggiamento, porto di oggetti atti a offendere, ma allo steso tempo, le verifiche sulla sua identità hanno rivelato che era irregolare sul territorio nazionale e, come verificato dalla Questura, aveva a suo carico un decreto di espulsione non ottemperato. Così già nel pomeriggio di domenica, è stato accompagnato in un centro di permanenza per essere rimpatriato. Da alcuni giorni la Polizia Locale sta svolgendo una serie di servizi coordinati dalla Questura, assieme alle altre forze dell’ordine, di rafforzamento dei presidi in piazza San Rocco in seguito ad alcuni episodi di vandalismo che si sono verificati sulle auto in sosta. La zona è sempre stata difficile, spesso frequentata da persone in condizioni di disagio, ma la presenza di don Roberto era un punto di riferimento, capace di notare chi aveva bisogno di aiuto, o di accogliere chi si rivolgeva a lui. Il vuoto creato dalla sua morte rimane, senza che nessuno, per ora, sia stato in grado di ereditarne il ruolo e il carisma. Pa.Pi.