Ritardo al nido e multa ai genitori. Il sindaco di Como: potrebbe essere aumentata

Como, alla quarta violazione si dovranno sborsare cinquanta euro Malgrado le polemiche il Comune approva il nuovo regolamento

Il sindaco Alessandro Rapinese

Il sindaco Alessandro Rapinese

Como, 23 mazo 2023 -  Alessandro Rapinese difende il provvedimento col quale il comune di Como multa i genitori ritardatari dei bambini iscritti agli asili nido del capoluogo lariano. Il primo cittadino resta convinto della bontà del provvedimento, approvato dalla commissione consiliare sui servizi dedicati alla prima infanzia, col quale si prevede una multa di 50 euro per quei genitori che portano il loro bambino o che lo vanno a riprendere in ritardo rispetto agli orari decisi: se un genitore matura quattro ritardi in un mese, anche non consecutivi, scatta implacabile la multa. A niente sono valse le proteste della minoranza “Svolta Civica – Pd“ che si è vista respingere l’emendamento, con 19 voti contrari contro i 10 favorevoli, col quale chiedeva di ritirare il provvedimento. Ma anche del ministro Salvini che non era stato tenero con Rapinese e la sua Giunta. La scorsa settimana su uno dei suoi canali social il leader della Lega aveva commentato: "Multa di 50 euro se mamma o papà portano il figlio in ritardo all’asilo? Un po’ di rispetto per le famiglie e i loro problemi quotidiani non guasterebbe, spero che il comune di Como ritiri questa sciocchezza". Aspirazione vana. Le polemiche, a Como, sono state bipartisan: "Cinquanta euro – ha detto Lorenzo Cantaluppi, capogruppo di Fratelli d’Italia – corrispondono alla spesa di una settimana: spero che le famiglie non si trovino a dover scegliere tra pagare la multa o andare al supermercato". Critica anche Patrizia Lissi, capogruppo Pd: "La multa non fa altro che punire chi è già in difficoltà e legittima chi continuerà a trasgredire alla regola".

Attenzione quindi genitori di Como: alzarsi un quarto d’ora prima al mattino e affrettarsi poi al pomeriggio per riprendere in tempo i figli devono diventare un’abitudine, altrimenti al quarto ritardo scatta la squalifica, pardon la multa.

Non è così?

"Certo", risponde il sindaco di Como, Alessandro Rapinese.

Ci sono state tante proteste per questo provvedimento. Cosa ne pensa?

"Lo difendo perché l’ho proposto per ovviare a una problematica importante e per mettere ordine nella gestione del servizio. Siamo il primo Comune in Italia ad aver approvato un provvedimento del genere".

Ma come è nata l’idea di una multa ai genitori ritardatari? "Ci sono arrivate parecchie segnalazioni di ritardi dei genitori nel portare o nel ritirare il proprio figlio negli asili nido di Como. Parlando con gli educatori è emerso questo problema e così abbiamo deciso di intervenire in maniera rapida ed energica. Le multe esistono da tanto tempo e in tanti campi per ovviare a comportamenti sbagliati. Ci sono in tanti settori e vengono considerate normali, non vedo perché non lo possa essere anche in questo caso".

E lo scopo?

"Beh, quello di riportare i genitori ritardatari a comportarsi in maniera socio-compatibile. Inoltre lo facciamo a tutela dei lavoratori e dei bambini".

E se la formula non dovesse essere un successo?

"Siamo pronti ad inasprirla per riuscire nel nostro intento che è quello di migliorare il servizio. Mi spiego: se una multa da 50 euro dopo 4 ritardi non sarà sufficiente, vorrà dire che aumenteremo la sanzione oppure lasceremo invariata la cifra della multa che scatterà poi dopo 1 o 2 ritardi. Una delle due, insomma".