Rapine ai ragazzini e atti vandalici: allarme baby gang

A Presezzo cresce l'allarme per la presenza di baby gang che compiono atti di microcriminalità. I Comuni adottano misure di sicurezza e percorsi educativi per contrastare il fenomeno. Recentemente, un dodicenne è stato aggredito da giovani nordafricani in un parco, sollevando preoccupazioni nella comunità locale.

In balìa delle baby gang. Cresce l’allarme nell’Isola Bergamasca per vandalismi ed episodi di microcriminalità che hanno protagonisti giovanissimi. E i Comuni sono costretti a correre ai ripari, chi potenziando controlli e sistemi di videosorveglianza, chi con percorsi educativi che invitano a riflettere.

A Filago il sindaco Daniele Medici ha avviato un dialogo con le famiglie dopo alcuni episodi di bullismo fuori dalle scuole. Sempre a Filago alcuni ragazzini sono stati filmati mentre si arrampicavano sui tetti di vecchi edifici. A Terno d’Isola è in corso la sperimentazione per rendere il paese più sicuro, con “passeggiate serali“ nei quartieri e, a breve, sarà introdotto un servizio di vigilanza privato attivato dalle reti di vicinato.

La situazione più difficile si registra a Presezzo, dove domenica un dodicenne è stato aggredito in pieno giorno in un parco di una zona residenziale. Ad agire è stato un giovane nordafricano, accompagnato da tre complici con il passamontagna (lui, invece, a volto scoperto), che si è impossessato del suo cellulare e ha minacciato di morte la vittima se questi non gli avesse rivelato il pin del telefonino. Poco prima lo stesso individuo aveva provato a sottrarre il cellulare a un gruppo di quindicenni.

Altri due casi simili erano accaduti alcuni giorni prima. Gli ultimi episodi hanno scoperchiato un problema che sta assumendo proporzioni significative.

"Non si fa abbastanza", "ci sentiamo insicuri", i commenti più comuni. Alcune famiglie hanno chiesto al Comune l’installazione di videocamere di sorveglianza in quello che è uno dei parchi più frequentati del paese durante tutto l’anno. Le famiglie dei figli coinvolti nelle aggressioni raccontano di ragazzini spaventati, che "hanno paura a uscire di casa". "Non possiamo stare tranquille nemmeno sapendoli al parco a giocare tra di loro", commentano alcune mamme.

Michele Andreucci