DANIELE DE SALVO
Cronaca

Operaio di 30 anni beve da una bottiglia, ma dentro c’era solvente: è in prognosi riservata. Chi ha scambiato i liquidi?

Turate, l’uomo ha raccontato di aver preso la bottiglietta da mezzo litro che aveva accanto a sé e di essersi accorto che non era acqua solo dopo averla ingoiata. I carabinieri indagano su eventuali responsabilità

Infortunio sul lavoro
Infortunio sul lavoro

Solvente al posto dell’acqua. L’ha bevuto un operaio di 30 anni che lavora in un’azienda di Robbiate dove si realizzano confezioni in plastica. Ora è ricoverato in prognosi riservata sotto stretta osservazione nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Merate. L’incidente, un vero e proprio infortunio sul lavoro, è successo mercoledì, durante il turno della sera. "Avevo sete, ho preso una bottiglietta da mezzo litro d’acqua lì vicino a me e ho bevuto", ha raccontato il 30enne.

Alla prima sorsata si è subito accorto che non si tratta di acqua, ma di solvente per alcune fasi dei processi produttivi del packaging: l’ha immediatamente sputato, ma ormai aveva ingurgitato almeno parte della boccata di sostanza tossica potenzialmente letale. È stato soccorso dai sanitari di Areu e trasferito d’urgenza al vicino San Leopoldo Mandic. I medici di guardia hanno contattato gli specialisti del Centro Antiveleni del Niguarda di Milano che, in base alle indicazioni ricevute sulla tipologia specifica di solvente che ha bevuto, hanno indicato quale antidoto somministrare al paziente il prima possibile. Il pericolo del liquido che ha assunto non è infatti rappresentato tanto dalle possibili irritazioni o ustioni a bocca, gola e stomaco, quanto agli scompensi metabolici che innesta.

Di quanto successo sono stati avvisati i carabinieri, gli ispettori di Ats e il magistrato di turno. Devono accertare eventuali responsabilità da parte di chi ha messo il solvente in una bottiglietta d’acqua a disposizione di tutti e di chi avrebbe dovuto controllare e impedire l’assurdo scambio. Il 30enne al momento resta in prognosi riservata, sebbene si speri possa riprendersi. A luglio un 55enne brianzolo che aveva bevuto disgorgante per lavandini è invece morto.