"No agli sfratti privi di alternativa. E vanno recuperati gli alloggi sfitti"

Brescia, al presidio per l’emergenza abitativa diverse le richieste ad Aler "È sempre più difficile trovare un appartamento in locazione. Peggio se immigrati".

"No agli sfratti privi di alternativa. E vanno recuperati gli alloggi sfitti"

"No agli sfratti privi di alternativa. E vanno recuperati gli alloggi sfitti"

Recupero di alloggi Aler attualmente sfitti, ma anche la riattivazione del tavolo sfratti in Prefettura.

Sono alcune delle richieste avanzate da Associazione Diritti per tutti, Magazzino 47, Collettivo Onda Studentesca e Collettivo Gardesano Autonomo, nel presidio per il diritto all’abitare organizzato davanti all’Aler di Brescia, a cui hanno aderito anche realtà come Non Una Di Meno e Studenti Per – Udu.

"Bene che il Comune di Brescia vada a recuperare 113 alloggi di proprietà entro il 2024 – ha commentato Umberto Gobbi, portavoce per Diritti per tutti -. Chiediamo ora che anche Aler si impegni con un cronoprogramma per recuperare alloggi sfitti, alla luce di una questione abitativa che è drammatica".

È sempre più difficile, infatti, trovare un’abitazione in affitto in città e se si è di origine immigrata, se si hanno bambini o si ha un reddito medio-basso è praticamente impossibile.

Secondo la ricerca del centro Cresme per la Fondazione Campus edilizia a luglio 2023 in città c’erano 147 alloggi disponibili per la locazione normale (nel 2015 ce n’erano 1172) a fronte di oltre 500 appartamenti per affitti turistici e 1588 in vendita.

Il costo medio dell’affitto per un trilocale di 100 mq è di 800 euro; di appartamenti a 600 euro a dicembre 2023 se ne trovavano solo una trentina.

In questo contesto, aumentano gli sfratti, ma chi deve uscire non sempre trova un’alternativa sul mercato. Per questo, tra le richieste c’è anche quella di non eseguire gli sfratti fino a quando non sia garantito il passaggio da casa a casa e che venga ripristinato il tavolo sfratti in Prefettura per i casi più critici.