ROBERTO CANALI
Cronaca

Cantù, addio al "Saetta" che per cinquant'anni ha servito i campioni del basket

E' morto Angelo Bargna, storico ristoratore e simbolo della Città del Mobile

Angelo Bargna detto "Il Saetta"

Cantù (Como), 11 luglio 2017 - Se n'è andato così com'era vissuto, in punta di piedi e con il sorriso che era lo specchio del suo animo buono: Cantù piange "Il Saetta" di mestiere ristoratore, ma soprattutto l'amico di tanti in città, forse di tutti. In cinquant'anni di lavoro, impeccabile nel suo abito da lavoro, giacca e panciotto con l'immancabile farfallino al collo, ha accolto ogni sera i clienti sulla soglia del suo ristorante "Il Ponte", dove i piatti era bello mangiarli ma soprattutto sentirli declamare, come fossero una poesia. 

A quei tavoli si sono seduti in tanti, industriali e operai, campioni del basket e tifosi e per tutti Angelo Bargna, anzi "Il Saetta", aveva una battuta e un pensiero gentile. Andare a cena da lui era un rito dopo le partite di campionato e di coppa e se al Pianella era andata male nessun pericolo, a tirare su il morale ci pensava lui con uno dei suoi aneddoti. Anche quando ha finalmente smesso di lavorare "Il Saetta" non si è mai ridotto a fare la vita del pensionato, capitava di incontrarlo in piazza Garibaldi per un caffè o un bicchierino e così la sua figura elegante e gentile è entrata piano piano nel cuore degli abitanti della Città del Mobile. Adesso che non c'è più gli amici lo ricordano sui social e qualcuno ha postato anche un video in cui declama il menù, come solo lui sapeva fare, mentre sui social in centinaia gli stanno dedicando post affettuosi. Qualcosa di incredibile per lui che il telefonino lo usava malvolentieri e a internet non si era mai convertito. "Preferisco guardare le persone negli occhi" amava dire.