ROBERTO CANALI
Cronaca

Mary Shelley innamorata del lago di Como. Tremezzina le dedica la passeggiata

La scrittrice romantica considerava il Lario casa sua. La cerimonia si svolgerà questo pomeriggio alle 14.30 nell’ambito di Lake Como Walking

La scrittrice inglese Mary Shelley

La scrittrice inglese Mary Shelley

Tremezzina (Como), 3 settembre 2023 – Anche se molti sono convinti che il lago di Como sia stato scoperto da George Clooney, la sua fama è ben più datata tanto da figurare tra le tappe obbligatorie del Grand Tour, il percorso di formazione delle élite europee in voga fin dal XVIII secolo. 

Tra i grandi intellettuali che si innamorarono, almeno a livello letterario, del Lario c’è la scrittrice inglese Mary Shelley, l’autrice di “Frankenstein” che visitò il lago per la prima volta nel 1818 con il marito, il poeta Percy Bysshe Shelley, e vi tornò nel 1840 con il figlio Percy, per soggiornarvi addirittura due mesi durante l’estate in una villa a Cadenabbia.

E il lago di Como le rimase talmente impresso da utilizzarlo come fonte di ispirazione, almeno per alcuni luoghi, della terza edizione del suo romanzo più famoso che pure nacque su altro lago, quello di Ginevra. Non solo. Anche in alcuni passaggi di un altro suo romanzo, “L’ultimo uomo”, il Lario è perfettamente riconoscibile, per non parlare delle tante pagine che volle dedicargli nel diario di viaggio “Rambles in Germany and Italy”, tradotto in un bel libro - “A zonzo sul lago di Como” - da Pietro Berra e Claudia Cantaluppi.

Mary Shelley era praticamente di casa su quel lago che finalmente, a due secoli di distanza, ha deciso di dedicarle una via in località Campo di Lenno, nel Comune di Tremezzina, lungo la Greenway che è uno dei percorsi preferiti dai turisti e dagli escursionisti che vengono in visita in questa parte del lago.

La cerimonia si svolgerà questo pomeriggio alle 14.30 e rientra nell’ambito della seconda edizione del Lake Como Walking Festival e delle celebrazioni nazionali del Bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio, coordinate da Fondazione Alessandro Volta e l’associazione Sentiero dei Sogni.

Una strada pedonale che passa davanti a Villa Balbiano, dove sono state girate alcune scene del film “L’estate stregata” (1988) di Ivan Passer dedicato proprio a Mary Shelley.

"Volevamo intitolare questa via – spiega l’assessore alla cultura del Comune di Tremezzina Guglielmina Botta – a un personaggio femminile che avesse avuto a che fare con il territorio. Mary Shelley è l’ideale per diversi motivi: fu una donna dalla mente aperta, viaggiatrice e scrittrice, che ha apprezzato e valorizzato la Tremezzina”.