In attesa del 2 settembre, termine entro il quale dovrebbe riaprire la galleria di base del San Gottardo, da ieri i treni sono tornati a transitare all’interno della canna ovest del tunnel. È la prima volta dal 10 agosto 2023, quando un treno merci deragliò danneggiando oltre 7 chilometri di binari, scambi e traversine. "Sono iniziati oggi (ieri ndr.) i test di circolazione dei treni nella ripristinata canna ovest della galleria di base del San Gottardo - si legge in una nota diffusa da FFS, le ferrovie elvetiche - L’autorizzazione è arrivata dall’Ufficio federale dei trasporti (UFT) che ha dato il permesso per il passaggio del primo convoglio". A inaugurare il tunnel chiuso da mesi è stato il treno viaggiatori partito alle 5.30 da Chiasso e diretto a Basilea. Il secondo convoglio è stato un treno merci partito da Ludwigshafen in Germania e diretto a Gallarate.
In vista della rimessa in servizio completa della galleria di base del San Gottardo le FFS hanno programmato una fase di test e una fase di prova simili a quelle realizzate per la messa in servizio della galleria nel 2016. "La fase di test con treni di misurazione, di prova e di servizio è stata ultimata con successo la scorsa settimana - assicurano le ferrovie - Prima dalla rimessa in servizio completa verranno effettuati ripetuti passaggi di pulizia. Per garantire un’interazione ottimale con la pulizia. Per la fase di prova iniziata oggi, ad eccezione del primo treno, saranno i treni diretti a sud a circolare nella canna ovest della galleria di base del San Gottardo".
A partire dalla rimessa in servizio completa dal prossimo 2 settembre, quando tutti i treni Intercity ed Eurocity e i treni merci tra la Svizzera tedesca e il Ticino percorreranno nuovamente la galleria di base del San Gottardo. "I viaggiatori potranno così tornare a spostarsi da nord a sud e viceversa risparmiando un’ora e, per la prima volta, con collegamenti a cadenza semioraria sull’arco dell’intera giornata". La fine di un incubo provocato dalla rottura di ruota di un vagone merci dieci chilometri dopo l’ingresso nel tunnel, causando rotture e danneggiamenti dei binari fino al definitivo deragliamento di sedici carri merci, 17 chilometri dopo l’ingresso in galleria. I danni stimati superano i 150 milioni di franchi (157 milioni di euro) per non condare i disagi subiti dai passeggeri.