PAOLA PIOPPI
Cronaca

Il rettilineo, le moto, due morti. Giallo sullo schianto in velocità

Grandate, a perdere la vita Laerte Riccardo Gauli e Fabio Crescitelli di 20 e 17 anni

Grandate, a perdere la vita Laerte Riccardo Gauli e Fabio Crescitelli di 20 e 17 anni

Grandate, a perdere la vita Laerte Riccardo Gauli e Fabio Crescitelli di 20 e 17 anni

GRANDATE (Como)Uno scontro dilaniante tra due moto che viaggiavano a tarda ora su un rettilineo alle porte di Como, costato la vita ai giovanissimi conducenti. Da un lato una Kawasaki Ninja 600 guidata da Laerte Riccardo Gauli, ventenne residente a Luisago, dall’altro una Tm Racing 125 enduro, condotta da Fabio Crescitelli, 17 anni di Oltrona San Mamette. L’urto tra le due moto è avvenuto alle 23.34, così come accertato dai carabinieri di Fino Mornasco, arrivati pochi minuti dopo assieme ai soccorritori del 118 e ai vigili del fuoco. Le condizioni dei due ragazzi erano ugualmente drammatiche, finiti a terra in mezzo alle moto completamente distrutte: il medico e il personale sanitario hanno tentato una rianimazione, li hanno trasportati all’ospedale Sant’Anna, dove entrambi hanno smesso di vivere pochi attimi dopo l’arrivo in pronto soccorso. Per tutte le ore successive, i carabinieri hanno cercato di capire come fosse avvenuto quell’urto così potente da far andare in pezzi entrambi i veicoli, e far sbalzare i ragazzi fino a causarne la morte.

Entrambi grandi appassionati di moto, come dimostrano le foto scelte per raccontarsi sui profili social. La prima ipotesi era stata di uno scontro frontale, forse apparentemente più logico, ma più tardi non è stata esclusa la possibilità che le due moto viaggiassero fianco a fianco, a velocità sostenuta, in via Riccardo Mantero, un lungo rettilineo che costeggia un tratto di autostrada A9. Un luogo privo di telecamere di sicurezza, ma è certo che al momento dell’incidente i due ragazzi non erano da soli: alcuni giovani, i primi a chiamare i soccorsi, sono già stati identificati, e i carabinieri li stanno ascoltando per capire cosa stessero esattamente facendo le due giovani vittime, e soprattutto come è avvenuto l’urto. Il magistrato di turno della Procura di Como ha lasciato i corpi delle due giovani vittime a disposizione delle famiglie, mentre le indagini procedono per arrivare a dare completezza e risposte a questa grande tragedia.