FEDERICA PACELLA
Cronaca

Il progetto “Libri vagabondi”. Obiettivo una società inclusiva

Brescia, l’iniziativa culturale è ispirata alla Little free Library nata negli Stati Uniti nel 2009. Il Consiglio di Quartiere Casazza ha affidato la gestione della casetta alla Comunità Hebron.

Il progetto “Libri vagabondi”. Obiettivo una società inclusiva

Il progetto “Libri vagabondi”. Obiettivo una società inclusiva

Libri vagabondi, ovvero libri che viaggiano sulla scia dell’entusiasmo dei lettori che vogliono condividerli. Ispirato alla Little free Library nata negli Stati Uniti nel 2009 con lo slogan "predi un libro, dona un libro", il progetto parte a Brescia dal quartiere Casazza, dove ieri pomeriggio il Consiglio di quartiere e l’assessore alla Partecipazione Valter Muchetti lo hanno presentato.

Si tratta, in realtà, di una seconda inaugurazione, perché il progetto era stato avviato nel 2016, in collaborazione con il Consiglio di Quartiere Chiusure, quando nel parco Frugoni di viale Caduti del Lavoro e nel parco Casazza di via Gadola erano state collocate due piccole casette artigianali in legno, in cui chiunque poteva prendere e depositare libri. Le prime piccole biblioteche erano state create dagli studenti dell’istituto Fortuny, ma il sogno si era un po’ infranto a causa di un brutto episodio di vandalismo, che aveva danneggiato la casetta del parco Casazza. La struttura danneggiata è stata poi sostituita da una nuova, realizzata nel laboratorio di falegnameria del Carcere di Verziano e inaugurata a gennaio 2022. Per incrementare e consolidare il legame che si è stabilito nel tempo tra il quartiere e la piccola biblioteca, il Consiglio di Quartiere Casazza ha ora affidato la gestione della casetta alla Comunità Hebron, insediata da decenni nella zona.

Gli ospiti della Comunità si occuperanno, in particolare, di custodire i libri, controllarli, effettuare il ricambio periodico dei testi o eventuali riparazioni.

Inoltre, inseriranno in ogni volume il volantino informativo del progetto e della piccola manutenzione della casetta.

Attraverso la promozione della lettura si vuole così rinsaldare il legame tra cittadini e territorio e tra generazioni differenti, per stimolare azioni di “partecipazione attiva” perché, nelle intenzioni del Comune capoluogo di provincia, il libero scambio di libri “vagabondi” può diffondere cultura e bellezza in quanto leggere aiuta a costruire una società nuova e inclusiva.