REDAZIONE COMO

Il ladro recidivo non si arrende . La lista dei colpi si è allungata e un ventiduenne finisce nei guai

Sorpreso all’interno di un ufficio postale con in mano una mazzetta. Ora i carabinieri hanno messo in relazione quel furto con altri .

Le indagini sono state condotte dai militari della Tenenza di Mariano che lo ritengono responsabile di altri due colpi

Le indagini sono state condotte dai militari della Tenenza di Mariano che lo ritengono responsabile di altri due colpi

Il primo furto gli era stato attribuito a inizio novembre, quando i carabinieri lo avevano arrestato in flagranza di reato. Ora la liste delle accuse a carico di Matteo Carpignano, ventiduenne di Mariano Comense, si è ulteriormente allungata, in seguito alle indagini condotte dai militari della Tenenza di Mariano, che lo ritengono responsabile di altri due colpi.

La notte del 4 novembre era stato sorpreso all’interno dell’ufficio postale di Mariano Comense con in mano una mazzetta da muratore, mentre tentava di forzare la porta blindata che conduce al locale in cui è custodita la cassaforte. La pattuglia era arrivata su segnalazione della centrale di videosorveglianza di Milano di Poste Italiane, che controlla le telecamere installate in tutti gli uffici della Lombardia, perchè Carpignano aveva fatto scattare l’allarme mentre forzava l’ingresso posteriore dell’ufficio di via XX Settembre, e poi si era introdotto fino ad arrivare alla porta blindata del locale cassaforte, che stava cercando di far cedere a colpi di martello.

In quell’occasione, processato per direttissimo, aveva patteggiato sei mesi di reclusione. Successivamente i carabinieri hanno messo in relazione quel furto con altri due. Il primo messo a segno al ristorante pizzeria Pinucce di via Volta, sempre a Mariano, la notte del 26 novembre: dopo aver forzato una porta sul retro, il ladro era riuscito a impossessarsi dei contanti lasciati come fondo cassa, circa 150 euro, di un tablet e un telefono cellulare. Il secondo al supermercato Md di viale Lombardia la notte del 5 dicembre, quando erano state asportate merci di vario genere per un valore di circa 500 euro.

In entrambi i casi, la presenza di telecamere di sorveglianza ha consentito di mettere in relazione Carpignano con quelle incursioni.

Pa.Pi.