ROBERTO CANALI
Cronaca

Il Ceresio esce dall’ombra del Lario

Si prepara a vivere un’altra stagione turistica da record con tanti stranieri

Si prepara a vivere un’altra stagione turistica da record con tanti stranieri

Si prepara a vivere un’altra stagione turistica da record con tanti stranieri

Si prepara a vivere un’altra stagione turistica da record il Ceresio, il secondo lago della provincia di Como che però da tempo è uscito dall’ombra del suo vicino ingombrante e per ora inavvicinabile dal punto di vista dei numeri. Se il Lario si conferma il lago dei vip e del glamour il Ceresio punta sulla natura e il turismo lento e sostenibile. Lo scorso anno gli arrivi sono stati 82.305, con un incremento del 5,16% rispetto all’anno precedente, e oltre 300.000. Merito dei turisti stranieri che hanno fatto la fortuna del lago al confine tra Italia e Svizzera con 71.854 arrivi (+6,98% rispetto al 2023) e 267.453 presenze (+17,3%), in controtendenza invece il turismo italiano che ha registrato un calo del 5,83%.

Porlezza si conferma la regina dell’accoglienza: +4.160 arrivi (da 27.470 a 31.630) e +38.638 presenze (da 113.554 a 152.192), segno di un consolidato appeal turistico che traina anche le economie locali. Lavena Ponte Tresa cresce del 10,25% nelle presenze, da 16.469 a 18.160, mentre gli arrivi calano leggermente (da 2.557 a 1.553), indicando un turismo estero sempre più protagonista (5.784 arrivi stranieri, in aumento rispetto ai 5.647 del 2023). Valganna mostra un importante aumento delle presenze, da 24.919 a 27.308 (+9,6%), spinto sia dalla domanda interna sia da una crescita degli arrivi stranieri (da 5.014 a 6.550). Porto Ceresio evidenzia un incremento del 30% delle presenze (da 8.624 a 11.230), e un aumento di 710 arrivi, segno di un crescente interesse verso il lungolago e i servizi locali. Piccole realtà come Claino con Osteno hanno visto crescere gli arrivi da 794 a 1.048 (+31,9%) e le presenze da 4.236 a 5.415.