ROBERTO CANALI
Cronaca

Henkel chiusa, c’è l’accordo con i lavoratori

Lomazzo, chi uscirà volontariamente avrà un incentivo. In ventidue ricollocati in altri stabilimenti in Italia e in Germania

Manifestazione dei lavoratori Henkel

Lomazzo (Como) - È stato raggiunto l’accordo tra i lavoratori e la direzione della Henkel, la multinazionale tedesca leader nel settore della pulizia della casa che a fine giugno ha smesso di produrre in paese. "I lavoratori hanno accettato, loro malgrado, l’accordo che era sul tavolo. Questo perché non esisteva un piano B - spiega Marco Felli, della Femca Cisl dei Laghi -. L’intesa raggiunta ha tenuto conto di tutte le fasce di età dei dipendenti presenti nello stabilimento e ha cercato di offrire loro la miglior soluzione possibile, viste le condizioni. Non si può dire che se ne esca contenti, ma sicuramente in un contesto di coperta corta si tratta di un’intesa che almeno tiene al caldo po’ tutti". Adesso il piano andrà approvato dagli 84 lavoratori.

"Fino al 30 settembre tutti i dipendenti dell’azienda continueranno a ricevere stipendio pieno, chi prima di quella data decidesse di uscire volontariamente potrà beneficiare di un incentivo – prosegue Felli -. Vi sarà contestualmente l’attivazione della Cigs, durerà 12 mesi. Al termine della cassa integrazione per i lavoratori a cui mancheranno 36 mesi alla pensione l’azienda integrerà la differenza per arrivarci al 100% dello stipendio, per tutti coloro invece che non saranno ancora pensionabili si permetterà di uscire dal mondo del lavoro con degli incentivi. Da subito è prevista la messa in atto di politiche di ricollocamento par aiutare il personale nella ricerca di un lavoro". Pur di non perdere il loro posto di lavoro 22 dipendenti hanno manifestata la disponibilità all’azienda a essere ricollocati all’interno degli stabilimenti del gruppo, in Italia e anche in Germania, a Dusseldorf, dove verranno riservate loro particolari condizioni economiche.

Nelle scorse settimane Henkel aveva messo a disposizione 20 posti di lavoro a Ferentino, nel Lazio, dove verranno spedite le linee di Lomazzo. La speranza per i lavoratori è di riuscire a essere ricollocati anche più vicino, nelle sedi di Casarile, Zingonia e Oggiono. Non sono solo i lavoratori di Henkel a temere per il loro futuro, con l’addio della multinazionale tedesca sono rimasti senza lavoro anche 14 dipendenti dell’azienda che realizzava i flaconi di plastica dei detersivi, 15 addetti di un’azienda di trasporti, 21 del polo di servizi che fa carico e scarico dei camion, 13 dell’azienda di manutenzione dello stabilimento, 6 manutentori, 3 impiegati in mensa e altri 7 occupati per la sorveglianza e il portierato.