Gli arredi del lungolago che verrà sono ispirati a Plinio il Vecchio

Lungo la passeggiata aiuole e mosaici nel solco della Naturalis Historia con tartarughe marine e libellule

Migration

di Roberto Canali

Sta lentamente prendendo forma il lungolago, ancora ampiamente formato cantiere soprattutto nella porzione di fronte a piazza Cavour. In attesa che gli operai concludano la messa in opera delle paratie a Palazzo Cernezzi si sono finalmente messi in pari con il progetto per gli arredi della passeggiata, che nella ripartizione delle competenze spettava al Comune. A ispirare il lavoro degli architetti è stata la figura di Plinio il Vecchio, del quale nel 2023 ricorrerà il bimillenario della nascita, ricordato nei mosaici che arrederanno la nuova passeggiata ispirata nei suoi motivi alla Naturalis Historia, l’opera più nota del grande naturalista comasco. I fregi arrederanno le grandi vasche di laminazione e saranno realizzati in mattonelle di porfido colorato. Sul lungolago Trento sarà dedicato alla Zoologia con la raffigurazione di una tartaruga marina e di una libellula, sul lungolago Trieste troverà spazio la Bonatica e l’Astronomia con la raffigurazione di un olivo e della costellazione dell’Orsa Maggiore.

All’altezza di piazza Matteotti troverà posto la Mineralopia con la creazione di un’aiuola di cinque metri di diametro in cui verranno posati blocchi di pietra tipici del territorio e cinque esemplari di Giudea che fioriranno durante la primavera. Il progetto prevede l’inserimento di alberi e arbusti che saranno inseriti in grandi fioriere, unica eccezione i grand tigli superstiti sopravvissuti all’ordinanza di abbattimento, con tanto di parere favorevole degli agronomi che hanno certificato il loro cattivo stato di salute. Di sicuro per ragioni di sicurezza tutte le essenze introdotte saranno di dimensioni contenute, non oltre i 6 metri di altezza. All’interno delle fioriere è previsto un impianto di illuminazione per rendere visibile le essenze vegetali anche di notte. In prossimità degli alberi saranno collocate anche le panchine, almeno una settantina, fornite di schienale e antivandalo.

Nel progetto allo studio di Palazzo Cernezzi si prevede di disporle su due file, allineate alla distanza di tre metri dal parapetto della passeggiata. I lavori inizieranno subito dopo la conclusione del cantiere della Regione e dovrebbero concludersi nell’arco di poche settimane.