
È diventata definitiva la condanna a 3 anni e 3 mesi di reclusione, per emissione di fatture per operazioni...
È diventata definitiva la condanna a 3 anni e 3 mesi di reclusione, per emissione di fatture per operazioni inesistenti, stabilita dalla Corte d’Appello di Milano a carico di Cristian Sanvittori, 46 anni, amministratore di fatto delle società cooperative One Time, Servizi e lavori, e Log. Operazioni che hanno consentito al Consorzio Obiettivo Lavoro, poi diventato All Labor, di elencare elementi passivi fittizi nelle dichiarazioni Iva presentate per dal 2013 al 2017.
Inoltre in qualità di amministratore di fatto della società Sgsi, società cooperativa a mutualità prevalente, è stato ritenuto responsabile di aver omesso di presentare la dichiarazione del 2013, e di versare l’Iva per la Log. Società cooperativa e per la All Labor srl nei periodi 2016 e 2017. La condanna di secondo grado aveva ridimensionato quella emessa dal Tribunale di Lecco, in considerazione della prescrizione di alcuni capi di imputazione.
Il ricorso sosteneva innanzi tutto che le prestazioni indicate nelle fatture contestate fossero state effettivamente erogate. Inoltre sosteneva la lesione dei diritti dell’imputato in quanto, alla lettura della sentenza di primo grado avvenuta il 31 gennaio 2023, era assente perché arrestato due settimane prima. Argomentazioni che la Cassazione ha rigettato. La prima a fronte di una sentenza di secondo grado che "ha indicato in modo analitico le ragioni poste a fondamento delle sue conclusioni in ordine alla colpevolezza dell’imputato". La seconda perchè sarebbe stato onere dell’imputato comunicare al Tribunale l’impossibilità a presenziare in quanto detenuto.
Pa.Pi.