Como, produceva “super fuochi d’artificio”: sequestrati 100 chili di botti illegali

La Guardia di Finanza ha scoperto un vero e proprio laboratorio per la produzione e il confezionamento di prodotti pirotecnici illeciti: tra il materiale bombe carta, bengala e fontane

Fuochi d'artificio (foto archivio)

Fuochi d'artificio (foto archivio)

Deve ancora arrivare il Natale ma sembra ch ci sia già chi si sta preparando per l’ulimo dell’anno. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como, in occasione delle prossime festività, ha intensificato, su tutto il territorio provinciale, l'azione di contrasto alla produzione e commercializzazione di prodotti pirotecnici illeciti, potenzialmente dannosi per la sicurezza e la salute dei consumatori. In tale contesto, spiega una nota della Guardia di Finanza, “i militari della Compagnia di Erba hanno sottoposto a sequestro oltre 2.000 artifizi pirotecnici pericolosi, parte dei quali realizzati clandestinamente, del peso complessivo di circa 100 kg. L'intervento, scaturito da autonoma attività info-investigativa, ha interessato un esercizio commerciale dell'area erbese esteso all'abitazione, al piano superiore, del titolare dell'attività. Al suo interno i finanzieri si sono trovati di fronte ad un vero e proprio piccolo laboratorio per il confezionamento di ordigni pirotecnici: oltre ad alcuni prodotti già confezionati artigianalmente, è stato rinvenuto materiale esplodente, fuochi d'artificio di categorie vendibili solo tramite apposita licenza, ordigni artigianali, oltre a 50 metri di miccia, fonti d'innesco e materiale per la fabbricazione.

Quanto rinvenuto lascia ipotizzare che il titolare dell'attività utilizzasse verosimilmente prodotti leciti e ufficialmente etichettati nella sua disponibilità, per la produzione artigianale di fuochi artificiali di potenza maggiorata destinati alla vendita a clienti fidelizzati".

Tra gli articoli pericolosi sottoposti a sequestro figurano petardi, "bombe carta”, batterie di fuochi d'artificio, bengala e fontane con base per un valore complessivo di circa 6.000 euro; sono stati rinvenuti inoltre due “mortai” in metallo, composti da cinque unità di lancio ciascuno, utilizzabili per l'effettuazione di spettacoli pirotecnici, “attività - prosegue la nota - connotata da elevato rischio, sia per gli operatori che per il pubblico, e per questo soggetta ad apposita autorizzazione rilasciala dall'autorità di pubblica sicurezza”. “Fatta salva la presunzione di innocenza - prosegue la Guardia di Finanza - fino alla definizione del relativo procedimento il responsabile è stato deferito per la detenzione di materiale esplodente senza autorizzazione dell'autorità, per aver fabbricato e venduto illecitamente prodotti pericolosi la cui commercializzazione è subordinata a licenza, nonché per aver custodito materiale esplodente e ordigni artigianali all'interno dell'abitazione senza idonee cautele, in un locale contenente materiale infiammabile (solventi, vernici, legno, cartone) e privo di qualsivoglia strumento antincendio”.