PAOLA PIOPPI
Cronaca

Como, frode da 36 milioni sui bonus edilizi: 7 arresti

L’Operazione “Case fantasma della Guardia di finanza” ha smascherato un sofisticato meccanismo finalizzato alla creazione, cessione e monetizzazione di falsi crediti d’imposta pepr lavori inesistenti

Controlli della Gdf a Como

Controlli della Gdf a Como

Como, 18 settembre 2024 – È stata battezzata “case fantasma” l’indagine della Guardia di finanza di Como, coordinata dal sostituto procuratore Antonia Pavan, che in queste ore ha portato in carcere sei persone, e una ai domiciliari, scaturita dalla scoperta di un gruppo impegnato in frodi in materia di bonus edilizi come bonus ristrutturazione, ecobonus e bonus facciate.

In particolare le indagini, iniziate nel 2022, si sono concentrate su una società sedente in Como e operante nel settore dell’edilizia che, negli ultimi anni, aveva avuto un’esplosione di fatturato passando da ricavi di poche migliaia di euro ad oltre 36 milioni, in assenza di mezzi, attrezzature e personale.

E’ così stato scoperto un sofisticato meccanismo di frode finalizzato alla creazione, cessione e monetizzazione di falsi crediti d’imposta per lavori mai eseguiti, iniziati e mai completati, per oltre 36 milioni di euro. I finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Como hanno ricostruito le diverse fasi della frode che prevedeva, la produzione di documentazione amministrativo contabile completamente falsa necessaria a simulare l’effettuazione dei lavori e creare quindi i presupposti per la fruizione dei bonus.

Nello specifico, sono state esaminate 579 comunicazioni presentate dalla società all’Agenzia delle entrate per generare i falsi crediti di imposta. Le investigazioni, hanno inoltre riscontrato l’inesistenza di alcuni immobili oggetto lavori. Nella seconda fase della frode la società, provvedeva a cedere a terzi i falsi crediti d’imposta generatisi ai danni degli ignari committenti risultati fruitori dello “sconto in fattura”.