
L'ingresso del Queen's bar
Faloppio (Como), 2 maggio 2025 – “Luogo di condotte illegali, violazioni penali e amministrative, ritrovo di pregiudicati, di abituale inosservanza delle basilari regole civili, nonché gravissimi episodi di intolleranza nei confronti delle istituzioni”.
Con queste motivazioni, il questore di Como Marco Calì ha firmato un provvedimento che ha sospeso immediatamente e in via d’urgenza per 20 giorni, la licenza del bar Danger Queen’s di Faloppio, in via Matteotti a Gaggino. Il provvedimento è stato eseguito da polizia e carabinieri di Faloppio, che da tempo avevano segnalato la situazione problematica legata al locale pubblico. La Divisione di Polizia Amministrativa della Questura, redatta in base alla relazione tecnica dei carabinieri, contiene una lunga serie di fatti e di reati che nel corso del tempo, si sono verificati all’interno e all’esterno del locale pubblico, tutti ampiamente documentati dagli interventi dei militari.
Da questi, sono emerse “responsabilità riguardo l’incauta gestione dell’attività del locale e la pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica, posta in essere anche e soprattutto dal titolare della licenza, un pregiudicato di 55 anni residente in paese, che senza alcun tipo di coscienza civica ha contribuito notevolmente al degradarsi della situazione che gravitava attorno al suo bar”. Nel dispositivo firmato dal Questore, si elencano fatti e reati, scaturiti da segnalazioni di cittadini residenti e di interventi, che comprendono gli anni 2023, 2024 e 2025. In particolare si legge che “i controlli operati dalle forze dell’ordine evidenziano che nel predetto bar accedono per lo più persone pregiudicate o con precedenti di polizia, non solo di Faloppio, ma anche provenienti da altri comuni limitrofi, circostanza che avvalora la tesi secondo cui l’esercizio pubblico, gestito da persona pregiudicata e poco incline a collaborare con le istituzioni, richiama soggetti anch’essi poco inclini al rispetto della legge che, poi, danno luogo, in spregio alle più basilari regole del vivere civile, a comportamenti indecorosi e contro la legge”.