Daspo urbano entro maggio. Un’arma in più nel centro: "Ma non sarà risolutivo"

Sì al provvedimento contro il commercio abusivo

Non sarà risolutivo, ma un deterrente e uno strumento in più per la polizia locale. Dovrebbe essere introdotto nel giro di un mese, non oltre fine maggio, il Daspo urbano, misura che si aggiunge al Daspo Willy, già utilizzato dalla Questura, e che prevede una sanzione amministrativa e divieto di accesso, per 48 ore, ad alcune aree della città per chi chi abbia posto in essere condotte in contrasto con il decoro urbano. Il centrodestra lo chiede da tempo, con una petizione che ha raccolto mille firme, a fronte dei casi di microcriminalità in centro storico.

Ieri in consiglio comunale la sindaca Laura Castelletti, rispondendo a un’interrogazione di Massimiliano Battagliola (Civica per Rolfi sindaco), ha spiegato che l’iter procede, come annunciato dall’assessore alla Sicurezza Valter Muchetti. "Per la nostra amministrazione sentirsi liberi e sicuri in città è fondamentale, siamo impegnati con la polizia locale, che è un esempio a livello lombardo e nazionale".

L’inserimento del Daspo urbano è stato già vagliato al tavolo prefettizio per la sicurezza e l’ordine pubblico, dove è stata effettuata una valutazione della mappatura delle aree interessate. In base alla normativa, non potrà essere applicato nelle piazze e, in generale in centro, e non potrà essere utilizzato contro ogni tipologia di reato, in quanto, come sottolineato da Muchetti, la norma prevede che si vadano a colpire gli autori di reati di accattonaggio molesto, atti contro la pubblica decenza, commercio abusivo e ubriachezza molesta. Sarà un’arma in più, non risolutiva rispetto ad azioni violente che coinvolgono i giovanissimi in centro.

Federica Pacella