L’estate scorsa era stata raggiunta l’intesa tecnica tra Italia e Svizzera e ora sono iniziati i pattugliamenti congiunti sul Lago di Lugano per potenziare i controlli frontalieri e aumentare la sicurezza delle zone di confine. La prima attività di vigilanza è stata svolta da un’unità navale del Roan della guardia di finanza, in dotazione alla sezione operativa navale Lago di Lugano, e da una imbarcazione della polizia federale del Cantone Ticino. Ai pattugliamenti, che si svolgono, oltre che sul Ceresio, anche sul Lago Maggiore, prendono parte per l’Italia le unità navali della guardia di finanza di Como, dei carabinieri e della polizia di Stato, mentre per la parte svizzera sono impiegate le motovedette della polizia cantonale ticinese. Le attività consistono principalmente in controlli alle imbarcazioni che navigano sui laghi attraversati dal confine di Stato. Le pattuglie nautiche possono inoltre intervenire per soccorsi in caso di incidenti ed emergenze. L’intesa agevolerà anche lo scambio di informazioni tra gli operatori, per rendere le attività di vigilanza sempre più capillari ed efficaci. Pa.Pi.
CronacaControlli frontalieri sui laghi. Via a pattugliamenti congiunti