PAOLA PIOPPI
Cronaca

Condannato per due omicidi, ergastolano trova lavoro: di giorno esce e va in azienda

Franco Virgato, 53 anni di Appiano Gentile, detenuto a Bollate, è impiegato in una società di autotrasporti di Paderno Dugnano. Il beneficio del lavoro esterno concesso dal magistrato di sorveglianza

Il carcere di Bollate

Il carcere di Bollate

Il suo più recente cumulo di pene parte da ottobre 2014, quando venne arrestato per il concorso nell’omicidio di Ernesto Albanese. A cui si erano aggiunte condanne, ormai definitive, per sequestro di persona, danneggiamenti a seguito di incendio, estorsione, un tentato omicidio e un altro omicidio, quello di Salvatore Deiana. Il casellario di Franco Virgato, 53 anni di Appiano Gentile, riporta il "fine pena mai" che caratterizza l’ergastolo, al netto di oltre 600 giorni di liberazione anticipata calcolati dall’Ufficio esecuzioni penali, per l’espiazione delle condanne per tutti gli altri reati.

Ma da fine settembre, ogni giorno esce dal carcere di Bollate, dove sta scontando la sua condanna all’ergastolo ormai definitiva da anni, per andare a lavorare in una società di autotrasporti di Paderno Dugnano. Un beneficio, quello del lavoro esterno, che gli è stato concesso dal magistrato di sorveglianza, nove anni dopo il reato per il quale sta scontando il massimo della pena: l’omicidio di Ernesto Albanese. Portato in un bosco a Guanzate una notte di inizio giugno, accoltellato a turno e lasciato morire dissanguato, poi seppellito nel giardino di una casa in ristrutturazione e ritrovato solo a ottobre. La complessa indagine della Squadra mobile di Como, che aveva identificato tutti i soggetti coinvolti in quella vicenda - a partire da Luciano Nocera, destinato a diventare collaboratore della Dda di Milano - aveva fatto emergere altri episodi che coinvolgevano anche Virgato.

La scoperta del secondo omicidio, per il quale è stato condannato a 20 anni di reclusione, risale a febbraio 2015, quando era stato risolto un mistero che si trascinava da sei anni: la scomparsa di Salvatore Deiana, nemico storico di Virgato, sparito una notte di marzo del 2009, e ritrovato seppellito in un bosco di Oltrona San Mamette. Nel 2002 Deiana aveva sparato a Virgato, colpendolo a un braccio. Sette anni dopo, all’interno di un locale di Vertemate, Virgato e un complice lo avevano accoltellato a morte, chiuso nel baule di un’auto, e il pomeriggio successivo seppellito in una fossa dopo averlo spogliato.