
Il penitenziario Bassone Secondo la Procura di Milano anche i lavori nel carcere di Como sarebbero stati irregolari
Gli incarichi per l’affidamento di alcuni lavori edili nella casa circondariale Bassone di Como, e di altri cinque istituti lombardi, sarebbero stati truccati. È l’ipotesi al centro dell’indagine per corruzione, turbativa d’asta e falso, condotta dalla Procura di Milano e dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Finanza, che ha portato ieri a una serie di perquisizioni. Risultano indagati Michele Caliendo, 39 anni, funzionario del Provveditorato regionale per la Lombardia del Dipartimento amministrazione penitenziaria, sezione Edilizia; Enrico Trocino, 54 anni, responsabile unico del procedimento per le opere del campo di calcio nel carcere di Como ed ex funzionario del Provveditorato lombardo del Dap; e Roberto Carlo Lucon, 47 anni, rappresentante legale dell’omonima società appaltatrice.
Le verifiche erano partite dalla realizzazione di alcuni campi di calcio tra 2021 e 2024, per poi arrivare a altre strutture penitenziarie, tra cui il Bassone, dove è emersa una "differenza di oltre 15mila euro in danno all’amministrazione". Per quanto riguarda il campo di Como, stando alle attuali ipotesi, viene contestato ai tre indagati il falso per attestazioni non veritiere sulla regolare esecuzione dei lavori da parte della Lucon.
Secondo gli inquirenti, sarebbero stati gonfiati i costi, con "variazioni del tutto ingiustificate, riguardanti l’ampiezza delle attività di scavo preventive e la fornitura dei materiali di riempimento", comprata "sabbia per gli scavi" in "quantità del tutto sproporzionata" e in generale sostenuti costi per lavori pubblici non "supportati da adeguata documentazione tecnica". Ad aprile 2024 non risultavano eseguite alcune lavorazioni, come la "fornitura e posa di bandierine e di impianto elettrico", mancata realizzazione di scavi, collegamenti di tubi per la fognatura e pozzetti di ispezione.
A segnalare le anomalie alla Procura di Milano era stato il Provveditorato regionale per la Lombardia del Dap, con una denuncia datata 5 giugno 2024, dopo che era arrivata una mail priva di firma alla segreteria del Provveditorato, che riguardava le "onerose richieste" di Caliendo per i lavori per il campo del carcere di Pavia.