
Como, 27 luglio 2023 - Solo chi è senza debito con il Comune potrà iscrivere i propri figli ai nidi comunali. La sorpresa di fine luglio è toccata ad alcuni genitori che nei giorni scorsi hanno provato a iscrivere i loro figli e, dopo alcuni giorni, si sono visti recapitare una lettera dagli uffici di Palazzo Cernezzi in cui li si avvisava che la loro richiesta non poteva essere accettata perché morosi.
Un po’ come accade per la banca dati dei protesti anche il Comune di Como, su iniziativa del sindaco Alessandro Rapinese, nei mesi scorsi ha censito tutti i cittadini morosi, ad esempio per la Tari o la tassa rifiuti, approvando una norma che prevede come «per accedere al servizio è richiesta l’assenza di morosità del nucleo famigliare nei confronti del Comune”. Nei mesi scorsi ad esempio ai cittadini che chiedevano di rifare la carta di identità veniva disposto anche un accertamento della Tari per verificare se tutto fosse in regola.
Adesso la scure dei controlli ha toccato gli asili nido: ai genitori che risultano morosi non resta che sottoscrivere un “piano di rientro” e pagare il dovuto, con tanto di diritto di mora. Oppure decidere di portare il proprio pargolo altrove, sperando di trovare posto e comunque preparandosi a sborsare di più visto che di solito per i non residenti le tariffe sono più salate.