PAOLA PIOPPI
Cronaca

Como, scarcerato il 73enne russo arrestato su mandato di Mosca. La procura valuta l’estradizione

L’uomo è stato arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di frode da 2 milioni e 200mila dollari

Una volante della polizia (Foto d'archivio)

Una volante della polizia (Foto d'archivio)

Como, 8 aprile 2024 – È stato scarcerato Arkadiy Prokofyev, il cittadino russo di 73 anni che era stato arrestato nei giorni scorsi dalla Polizia a Como, in esecuzione di un mandato di cattura internazionale, emesso nel 2014 dalle autorità di Mosca con l'accusa di una frode da 2 milioni e 200mila dollari.

Lo ha deciso oggi la quinta penale della Corte d'Appello di Milano, che ha disposto per l’uomo, nato in Germania e con domicilio a Como, solo l'obbligo di firma in attesa della conclusione del procedimento sull'estradizione. Che difficilmente sarà concessa dai giudici italiani, perché già più volte la stessa Corte d'Appello di Milano, come altre sedi giudiziarie, ha evidenziato in altri casi che “le violazioni dei diritti umani” nella Federazione russa rappresentano “situazione diffusa” e generalizzata, parlando del rischio di “trattamenti” detentivi “inumani”.

Le autorità russe avranno alcune settimane di tempo per inoltrare, attraverso il Ministero della Giustizia, gli atti di accusa ai magistrati milanesi e poi toccherà alla Procura generale, esprimersi con una requisitoria sulla richiesta di estradizione russa. È scontato che il pg chiederà alla Corte di rigettare l'istanza. Domani, intanto, si terrà un'udienza già fissata per l'interrogatorio, nella quale Prokofyev potrà mettere a verbale la sua opposizione all'estradizione in Russia.