
Anche la diocesi invita a dare una mano ai profughi
Como, 15 luglio 2016 - La diocesi di Como invita tutti i fedeli a prestare il proprio aiuto ai profughi che in questi giorni stanno arrivando un po' da tutta Italia in città, nel tentativo di proseguire il loro viaggio alla volta della Germania attraversando la Svizzera. Il Tavolo di Coordinamento dei Servizi per la Grave Emarginazione a Como chiede di portare indumenti e generi di prima necessità nel punto unica di raccolta allestito nella sede della Croce Rossa di Como, al numero 11 di via Italia Libera.
La raccolta prende il via oggi, 15 luglio, per proseguire fino al prossimo 24 luglio. Si chiede ai comaschi, che già nei giorni scorsi si sono dimostrati molto generosi con i migranti, di portare coperte, indumenti per uomo, donna e bambini, vestiario intimo, articoli per l'igiene personale e cibo non deperibile.
"Attraverso il punto unico di raccolta sarà possibile coordinare al meglio la distribuzione dei generi di prima necessità - spiegano i volontari - sostenendo concretamente le attività di volontari e operatori che, accanto al tradizionale servizio di aiuto alle diverse forme di emarginazione presenti sul territorio, stanno affrontando anche questo nuovo tipo di fragilità.
Anche il coordinamento «Como senza Frontiere», una rete che raccoglie una dozzina tra associazioni e realtà locali, dall'Arci alla parrocchia di Rebbio, dai Missionari Comboniani di Como e Venegono al Coordinamento Comasco per la Pace, ha dato indicazione di portare abiti, cibo, acqua, coperte e lenzuola alla Croce Rossa.
Intanto già in questi giorni la città si è dimostrata solidale: in tanti hanno fornito viveri e indumenti per assicurare condizioni umane ai migranti che si sono rifugiati in stazione. La notte scorsa volontari hanno distribuito generi alimentari, vestiti e prodotti per l'igiene personale, ma l'emergenza continua. «Tra i migranti ci sono pure un bimbo di meno di 2 anni e diversi minori anche non accompagnati», raccontano i volontari.