PAOLA PIOPPI
Cronaca

Il film dell’omicidio di Garzeno: così il killer si è accanito su Candido Montini

Proseguono gli accertamenti dei carabinieri per dare un volto e un nome all’assassino dell’ex vicesindaco: fondamentali le analisi sul coltello da cucina che l’aggressore ha portato con sé

Candido Montini è stato ucciso martedì 24 settembre

Candido Montini è stato ucciso martedì 24 settembre

Garzeno, 4 ottobre 2024 – Le indagini dei carabinieri per arrivare a individuare chi ha ucciso Candido Montini, si concentrano nel primo pomeriggio di martedì 24 settembre, poco dopo l’ora di pranzo. Secondo le ipotesi a cui sono arrivate in queste ore le ricostruzioni fatte dagli investigatori, il pensionato, ucciso a 76 anni all’interno della sua casa di via Ai Monti, frazione Catasco del Comune di Garzeno, sarebbe stato sorpreso all’improvviso, forse mentre stava facendo un riposo dopo aver pranzato.

Le condizioni dell’abitazione

La casa era infatti già stata riordinata: i piatti e le stoviglie lavati e riposti negli armadietti della cucina, la tavola sgomberata e tutto rimesso in ordine, in attesa dell’orario in cui sarebbe tornato alla sua bottega, stessa strada, un centinaio di metri più avanti. La serranda, come sempre, non era stata completamente abbassata, come invece faceva la sera.

L’orario della morte era stato inizialmente circoscritto tra le 14.30 e le 17.30, ma ora questi dettagli, e l’attenta osservazione della casa, fanno propendere per il primo pomeriggio. Montini si sarebbe trovato davanti improvvisamente chi lo ha ucciso, senza nemmeno fare in tempo a indossare le ciabatte o le scarpe, rimanendo a piedi scalzi. Per poi venire ripetutamente accoltellato, anche quando era ormai steso a terra.

Esplosione di violenza

Alcuni dei tanti fendenti da cui è stato raggiunto, sarebbero infatti stati assestati quando l’uomo era già sdraiato sul pavimento, nella posizione in cui è stato ritrovato il giorno successivo. Tra questi, probabilmente anche la ferita mortale, quella alla gola.

Nel frattempo è stata ritrovata l’arma utilizzata dall’assassino: un coltello da cucina, non appartenente a Montini e quindi portato da fuori, abbandonato lungo la strada a poca distanza da casa. Come il portafogli dell’uomo, ritrovato praticamente subito, vicino a un pollaio a qualche metro da casa, vuoto.

Non si sa se al suo interno c’erano banconote che sono state prese prima di gettare il portafogli, ma non sono invece stati toccati i contanti che Montini aveva in tasca, circa 40 euro, così come la fede nuziale in oro e l’orologio che aveva al polso.

L’arma del delitto

Il ritrovamento del coltello, su cui ora sono in corso attente analisi per cercare ogni tipo di traccia, è stato certamente un passo avanti importante. Il modello non è uguale a quelli che la vittima teneva nei cassetti della cucina, ed è quindi quasi certo che sia stato portato da fuori, da chi si è presentato a casa sua per aggredirlo e ucciderlo.