PAOLA PIOPPI
Cronaca

Garzeno, il rebus della morte di Candido Montini: la bottega chiusa già martedì e i soldi in tasca alla vittima

L’uomo è stato trovato morto mercoledì, il giorno prima non aveva riaperto al pomeriggio. Conclusa l’autopsia, decisiva per l’ora dell’omicidio. Portafogli vuoto: un depistaggio?

GARZENO

Candido Montini

Garzeno (Como) – La morte di Candido Montini potrebbe risalire al pomeriggio precedente il ritrovamento nella sua abitazione di via Ai Monti, nella frazione di Catasco di Garzeno. È infatti stato accertato che martedì pomeriggio, dopo la chiusura per la pausa pranzo, Montini non ha più riaperto la sua bottega che dista solo un centinaio di metri dall’abitazione. Un piccolo negozio di rivendita di pane, alimentari e bombole del gas, che martedì è dunque rimasto aperto solo al mattino.

Gli accertamenti dei carabinieri stanno quindi prendendo in considerazione una fascia temporale più ampia nell’analizzare i passaggi di persone nel tratto adiacente la casa del pensionato, ucciso a 76 anni da una serie di coltellate. Su quest’ultimo aspetto, maggiori dettagli emergeranno però dall’autopsia, svolta ieri pomeriggio, di cui a breve il magistrato titolare delle indagini, Alessandra Bellù, riceverà le prime informazioni. Per il resto, le indagini si stanno rivelando particolarmente complesse, nonostante il luogo e l’ambiente circoscritto in cui è avvenuto il delitto.

Di fatto, i carabinieri del Reparto Investigativo di Como e dei reparti specializzati intervenuti, sono in una fase di ricognizione tecnica, i cui esiti arriveranno nei prossimi giorni: tracce biologiche, impronte digitali e ogni altro elemento cristallizzato, è in fase di analisi, e potrebbe rivelare nuove, e magari strategiche, informazioni, legate a presenze in quella casa. Magari la stessa firma lasciata da chi è entrato e lo ha ripetutamente accoltellato al petto e all’addome, fino ad assestare la lesione fatale alla gola.

Anche sul portafogli dell’uomo, trovato a terra vicino a un pollaio a una ventina di metri da casa, si possono fare diverse valutazioni: i soldi mancanti al suo interno sono un furto o un tentativo di depistaggio? Perché il denaro di Montini, non trovato da nessuna parte nonostante l’attenta perlustrazione, è un tema ancora da capire. Dove fossero custoditi gli incassi in contanti dell’attività, che pare non avesse un pos, e di quale entità fossero, è un dettaglio che continua a mancare. Nonostante ciò, la casa era in perfetto ordine, e nessuno ha frugato in cassetti o mobili, così come non sono stati presi l’orologio, la fede e i 40 euro che la vittima aveva in tasca.

I carabinieri hanno anche acquisito le immagini di una telecamera privata che riprende molto bene quell’unica strada di Catasco e ne stanno analizzando i frame attimo per attimo, con la sola variabile di circoscrivere più possibile l’ora del delitto, in base a quanto stabilirà il medico legale, Giovanni Scola.