PAOLA PIOPPI
Cronaca

Garzeno, la misteriosa morte di Candido Montini trovato in casa con tagli a collo e addome: è omicidio

L’uomo, 76 anni, era stato anche vicesindaco del paese. Non c’è l’arma, Scientifica al lavoro

L'ex vicesindaco Candido Montini trovato senza vita, è omicidio: indagini dei carabinieri

L'ex vicesindaco Candido Montini trovato senza vita, è omicidio: indagini dei carabinieri

Garzeno (Como), 26 settembre 2024 –  Candido Montini, ieri mattina, non è sceso per aprire la sua bottega di alimentari. Un piccolo negozio a Catasco, frazione di Garzeno, provincia di Como, pugni di case semi isolate sui monti dell’alto lago. In tutto poco meno di 700 abitanti. Così un amico è andato a cercarlo in casa, proprio sopra al negozietto, trovandolo a terra senza vita. Per capire che quella morte non era stata un evento naturale né un incidente, sono dovute passare ore, e solo nel pomeriggio il medico legale ha stabilito che l’uomo, vedovo di 76 anni, in quella casa di via ai Monti era stato ucciso.

Chi lo ha trovato ha subito dato l’allarme, facendo intervenire carabinieri, medico e 118 che, dopo una prima ispezione, hanno chiamato il medico legale, l’unico ad avere le competenze per osservare con attenzione le ferite più gravi. Il corpo era steso a terra in soggiorno, con alcuni tagli all’addome e al collo, ma nessun coltello o lama nelle vicinanze e nemmeno in casa. Arredi in ordine, nessun sospetto di furto.

Solo nel tardo pomeriggio, le indagini hanno iniziato a procedere per omicidio. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Investigativo di Como e del Comando di Sondrio, che si trovano a pochi chilometri, oltre alla Sis di Milano, il reparto addetti ai rilievi scientifici. Perché al momento, l’omicidio di Candido Montini rimane un mistero. Vedovo, due figli che sono stati già sentiti ieri dagli inquirenti, una piccola attività che continuava a mandare avanti sotto casa. Una situazione da cui non si sa da dove partire per capire chi potesse avere interesse a ucciderlo, facendo poi sparire il coltello o l’arma da taglio utilizzata per ferirlo e per assestagli il colpo all’addome che potrebbe essere stato letale. La morte, secondo una prima valutazione, potrebbe risalire già al giorno procedente o alla nottata, ma ora sarà l’autopsia a stabilire questi aspetti, molto importanti per iniziare a circoscrivere l’arco temporale su cui lavorare.

Perché Catasco di Garzeno non è certo un posto dal traffico intenso: si tratta, al contrario, di una frazione sostanzialmente isolata e non frequentata da terze persone, senza attività, locali, luoghi di aggregazione. Dove già nel 2006 Achille Martinoni aveva ucciso con un colpo di pistola la moglie Adalgisa Montini: attesa all’alba mentre andava al lavoro, caricata sulla sua auto e portata in una baita, dove anche lui si era tolto la vita. E dove nel febbraio 1995, un altro Martinoni, Anselmo, uscì dall’auto nella quale aveva passato le ultime notti, raggiunse la stanza dove la moglie Gigliola Bazzi si era appena svegliata e la uccise con un colpo di pistola.

Da oggi si inizieranno a cercare con attenzione eventuali telecamere nella zona o elementi utili, ma nel frattempo è stata esclusa la possibilità di un furto o di una rapina in casa, dalla quale non è stato portato via nulla.