ROBERTO CANALI
Cronaca

Bocciofila di via Balestra: si accende la protesta contro lo sfratto

Lo storico centro ricreativo deve lasciare spazio a un cantiere. Ieri la mobilitazione (sostenuta anche dall’opposizione) per chiedere al sindaco di ripensarci

La manifestazione contro lo sfratto della bocciofila

La manifestazione contro lo sfratto della bocciofila

Como, 1 settembre 2023 – Toglietegli tutto, ma non le loro bocce. Ieri pomeriggio in centro, in via Balestra, oltre una sessantina di persone hanno manifestato per chiedere al sindaco Alessandro Rapinese di cambiare idea sulla chiusura della Bocciofila. "È stato un fulmine a ciel sereno - spiega il vicepresidente dell’associazione, Renato Fumagalli - che ci è piovuto addosso il mese scorso. Oggi in teoria avremmo dovuto riconsegnare le chiavi, ma non abbiamo nessuna intenzione di andarcene. Almeno finché non ci proporranno una soluzione alternativa accettabile".

Palazzo Cernezzi ha motivato la sua richiesta sostenendo con la necessità di utilizzare, almeno in parte, il giardino del sodalizio per fare posto al cantiere che entro breve interesserà la vicina ex-chiesa delle Orfanelle, all’interno del Museo Giovio, dove verrà allestita la mostra per le monete d’oro di epoca romana rinvenute nel 2018 in città.

"Dicono che la struttura non è a norma, ma abbiamo sempre pagato l’affitto - ribadisce il vicepresidente - Il sindaco ci ha promesso che troverà una soluzione, noi non abbiamo fretta e finché non troveremo un accordo, che naturalmente andrà messo nero su bianco, non abbiamo alcuna intenzione di andarcene da qui".

A sostenere la protesta della Bocciofila anche gli iscritti alle Associazioni d’Arma, che sono stati sfrattati dal Comune nelle scorse settimane, i consiglieri del Pd, di Svolta Civica, Fratelli d’Italia e Como Cinque Stelle e altre associazioni che hanno dovuto rinunciare alle loro sedi nei mesi scorsi come Thais e la Cooperativa Colisseum allontanati dalla piscina di via Del Dos. "Anche noi siamo stati “sfrattati“ dal sindaco - hanno solidarizzato - ormai siamo così in tanti da poter fondare un club".