PAOLA PIOPPI
Cronaca

Morgan e Tiziana intrappolati nel Suv precipitato nel lago di Como: l’ultimo abbraccio ripreso dalle telecamere

Inchiesta sull'incidente in viale Geno, ipotesi guasto al Suv Mercedes Glc 220 plug-in. I testimoni: improvviso balzo in avanti dell’auto parcheggiata a pochi metri dalla recinzione

COMO – Morgan Algeri, 38 anni, e Tiziana Tozzo, di 45, potrebbero essere finiti con l’auto nel lago di Como e poi annegati, a causa di un guasto meccanico che potrebbe aver mandato fuori controllo il Suv su cui i due si trovavano sabato notte.

È questa l’ipotesi sulla quale cui, nelle ultime ore, si sono maggiormente concentrate le attenzioni di polizia e procura, in attesa di incarichi e consulenze. In cima alla lista delle priorità, c’è l’esame della Mercedes Glc 220 plug in, recuperata nel primo pomeriggio di domenica dalle acque del lago davanti a viale Geno. Un sospetto che scaturisce, da un lato, dalla dinamica dell’incidente, per quanto è stato possibile ricostruire ascoltando le poche testimonianze di chi era presente: testimoni che hanno parlato di un improvviso e veloce balzo in avanti dell’auto, parcheggiata a pochi metri dalla recinzione. In quella traiettoria di pochi attimi, ha urtato una panchina in cemento e abbattuto la recinzione, sprofondando per quindici metri. Dall’altro è emerso che Algeri si sarebbe più volte lamentato del Suv che aveva in uso da mesi con un contratto di leasing, e che negli ultimi tempi gli avrebbe dato alcuni problemi. Si tratta di un veicolo ad alimentazione mista, benzina ed elettrico, che ora sarà oggetto di analisi sia dal punto di vista meccanico che elettrico.

Il fascicolo è stato aperto per omicidio stradale colposo, anche se gli investigatori stanno comunque ricostruendo tutto il contesto precedente, per non escludere nulla. Le due vittime, che si conoscevano da poco, erano uscite insieme per la prima volta. Le telecamere del ristorante di Capiago Intimiano in cui hanno cenato, li riprendono alle 22.17 mentre escono a braccetto, sereni, e si dirigono verso l’auto. La chiamata di soccorso arriva alle 22.40. Poco prima una testimone li aveva visti parlare all’interno dell’abitacolo. Escluso il gesto volontario.