Acqua e alghe sul lungolago. Legambiente attacca il Comune:: "Lavori tecnicamente errati"

La cementificazione della riva nel mirino del presidente Balotta. Il vicesindaco Quetti: "Tutto quanto perfettamente sicuro".

A Iseo Legambiente polemizza contro il Comune e i recenti lavori di rinnovamento e rifacimento del lungolago, sostenendo che è soggetto a inondazioni in caso di pioggia, nonostante i lavori fatti. "Per la terza volta dopo il 2 dicembre 2023 e il primo aprile scorso, il 16 maggio un temporale ha inondato il tratto del lungolago d’Iseo, rendendolo inagibile – dice Dario Balotta, presidente del circolo di Legambiente del Basso Sebino –. Data la stagione primaverile, questa volta l’inondazione ha anche lasciato sul pavimento numerosi ciuffi di alghe. Appare sempre più evidente che la qualità dell’opera in via di ultimazione sia tecnicamente errata. Il nuovo lungolago che ha cementificato la riva è costato più di 3 milioni di euro, i lavori sono durati tre anni (il cantiere fu aperto il 21 novembre 2021). Lavori che hanno subito una variante del progetto e un cambio in corsa della ditta che aveva vinto l’appalto". Balotta dice che il Comune si difende parlando di condizioni metereologiche non prevedibili. "Il Comune d’Iseo sostiene che non si sia trattato di normali temporali, bensì di eventi metereologici “eccezionali“ che avrebbero provocato tre inondazioni in pochi mesi – rimarca Balotta –. Smentito però dal fatto che nessun altra località del Sebino è stata inondata".

La risposta del vicesindaco di Iseo Cristian Quetti non ha tardato ad arrivare: "Il lungolago è perfettamente sicuro e non vi sono state inondazioni, dato che il livello dell’acqua era inferiore a quello della riva. L’acqua uscita è dovuta alle onde che si creano con il vento o il passaggio dei natanti. Inoltre il nuovo fondo stradale è stato pensato per fare riconvergere l’acqua verso il lago. A regolare i livelli è il consorzio dell’ Oglio tramite la traversa lacuale di Paratico Sarnico. Basta semplicemente fare andare più acqua nell’Oglio o nei canali d’ irrigazione. Queste critiche sono pretestuose. Per quanto riguarda le erbe, sono state strappate dalle onde e dalle correnti e finite sul selciato, che è già stato pulito. Il Comune non può stabilire le condizioni meteorologiche e la quantità della pioggia, così come non può variare l’ orografia del territorio".

Quetti conclude con un invito a Balotta: "Se comunque Balotta, anziché alimentare polemiche inutili, volesse fare qualcosa di buono, mi telefoni. Ha tutti i miei contatti. Sono pronto ad andare con lui a pulire il lungolago dove ci siano erbe oppure le spiaggette comunali. Non solo: lo aspetto in Comune lunedì per scrivere al Magistrato del Po dicendogli che i suoi amici del Consorzio dell’Oglio tengono troppo alto il lago per ottimizzare il rendimento delle centrali idroelettriche. Sarà l’occasione per lavorare insieme".

Milla Prandelli