
La struttura intitolata alla memoria dell’alpinista Davide Salvadori
Cimbergo (Brescia) – Sulle montagne bresciane e non solamente è allarme vandalismo ai danni di bivacchi e monumenti. A lanciare l’allarme sono stati prima gli Amici di Cima Caldoline, che qualche mese fa hanno assistito alla devastazione del bivacco Tita Secchi. Recentemente un gesto di “turismo maleducato” e vandalico ha sfregiato il bivacco Salvadori, un rifugio d’alta quota a 2645 metri, vicino al Passo di Torsoleto in Valle Camonica.
La struttura, intitolata alla memoria dell’alpinista Davide Salvadori, è stata presa di mira da ignoti vandali che hanno compiuto uno scempio. All’interno del bivacco, mantenuto con cura dai volontari del Cai Santicolo, la scena era desolante: materassi rovesciati, il tavolo divelto e dato alle fiamme, fornello e bombole del gas sottratti. Un danno non solo materiale, ma un oltraggio a un simbolo di accoglienza e solidarietà montanara. L’episodio ha spinto il Club alpino italiano a denunciare pubblicamente quello che non è un caso isolato, ma il sintomo di una tendenza pericolosa.
Vandalismo anche a Cimbergo, dove è stata rubata la statua della Madonna nella santella dedicata a Walter Bassi. Prima era stata asportata la Vergine del Pizzo Badile Camuno. “ Si tratta di un atto inqualificabile, che offende non soltanto la memoria di Walter, ma anche i sentimenti dell’intera comunità cimberghese e della Valcamonica, già colpiti dai vandalismi al Pizzo Badile. Colpire questi segni significa tentare di recidere le radici della nostra storia e della nostra coesione –sottolineano dal Comune di Cimbergo - Il Comune ribadisce con forza che non resterà indifferente: continueremo a collaborare con le autorità competenti per individuare i responsabili. Ci impegneremo per preservare e ricostruire i luoghi colpiti, restituendoli alla comunità. La nostra risposta non sarà l’indifferenza, ma la coesione: davanti a chi vuole distruggere, saremo ancora più uniti nel custodire, proteggere e tramandare i valori che ci definiscono”.
I vandali sono in azione anche altrove: a Paratico, dove recentemente è stata decapitata una statua della Madonna, a Gardone Valtrompia, dove è stato danneggiato un parco giochi gestito da volontari e a Caino, dove è stata rovinata la lapide dedicata ai caduti di tutte le guerra.