
EDOLO (Brescia) Praticamente, un intervento a giorni alterni. Per soccorrere escursionisti feriti, o che si sono persi, o addirittura hanno...
EDOLO (Brescia) Praticamente, un intervento a giorni alterni. Per soccorrere escursionisti feriti, o che si sono persi, o addirittura hanno perso la vita. L’estate è tutt’altro che finita ma il Soccorso alpino della Finanza, competente per Brescia e Bergamo, ha già chiaro di essere nel pieno di una stagione definita a dir poco “impegnativa“. Da quando è iniziato il periodo caldo il Sagf di Edolo ha affrontato 26 interventi di soccorso, 12 dei quali per riportare a valle persone illese, 14 ferite. In sei casi ha invece recuperato salme, e si è occupato delle indagini sugli incidenti. La crescente attrazione per la montagna quando non va di pari passo con le necessarie precauzioni si rivela troppo spesso fatale. Da inizio anno sui monti in provincia di Brescia si sono registrate otto vittime, a cui vanno aggiunti i due bresciani morti su altri monti. Nel 2024 le persone decedute in alta quota erano state 17. "I numeri mostrano che sebbene la sicurezza dei fruitori delle montagne bresciane continui a essere garantita anche dalla professionalità e dalla competenza dei finanzieri, maturate attraverso addestramento e costanti rapporti regolati da protocolli con altri enti, tra cui Areu, Arpa, Cnsas, vigili del fuoco, l’ambiente in quota va sempre approcciato con senso di responsabilità e prudenza - fanno sapere dal Sagf - Serve programmare le uscite, adeguandole alle proprie capacità, verificare prima condizioni meteo e dell’ambiente, dotandosi di abbigliamento adatto e di sistemi di localizzazione". Beatrice Raspa