
Massimo Cellino e lo stadio Rigamonti
Brescia, 22 agosto 2025 - Nuova “sconfitta” ma non sportiva per Massimo Cellino.
Il Tribunale ha respinto il ricorso presentato dall’ex patron del Brescia Calcio, che chiedeva il sequestro giudiziario e l'inibitoria all'utilizzo delle strutture mobili presenti all'interno dello stadio Rigamonti, tra cui tribune, pitch box e diverse attrezzature nella causa intentata contro il Comune che aveva risolto unilateralmente il contratto di concessione per morosità.
Il giudice ha accolto le tesi difensive del Comune, ritenendo che non sussistesse alcun rischio di alterazione, danneggiamento o sottrazione dei beni.

Nell'ordinanza si evidenzia come le strutture siano necessarie e funzionali alla destinazione per cui l'impianto è stato concesso alla società Union Brescia, sottolineando che il loro utilizzo ne garantisce la conservazione più di una chiusura che ne provocherebbe il degrado.
La società Brescia Calcio S.p.A., riconducibile a Cellino, è stata inoltre condannata a rifondere al Comune le spese processuali