
Gardone Valtrompia, era presente anche la bambina della donna che è rimasta illesa
GARDONE VALTROMPIA (Brescia)Una lite terribile, poi il sangue. Notte drammatica quella tra mercoledì e giovedì per una coppia di giovani dell’Est, entrambi accoltellati e vivi per miracolo. Un episodio ancora tutto da chiarire, su cui stanno indagando i carabinieri, in corsa contro il tempo per rintracciare e fermare l’aggressore (o gli aggressori). La violenza è esplosa a mezzanotte e mezza di fronte a un’abitazione di via Alessandro Volta, nella frazione di Inzino. Stando alle prime informazioni il parapiglia ha coinvolto almeno tre persone.
All’improvviso sulla scena è comparso un coltello, vibrato prima nel torace e all’addome di un trentaduenne, e poi di una venticinquenne. All’aggressione avrebbe assistito anche la bambina della donna, incolume ma comprensibilmente spaventatissima. Sul posto sono intervenute due ambulanze, un’automedica e poi anche l’elisoccorso. I giovani feriti sono stati condotti in codice rosso alla Poliambulanza e all’ospedale Civile di Brescia. La lama per fortuna sembra non aver raggiunto organi vitali. Entrambi sottoposti a un intervento chirurgico, sono stati stabilizzati e stando ai medici non sono in pericolo di vita. Il caso è appunto nelle mani dei carabinieri, che in queste ore stanno raccogliendo testimonianze e vagliando le immagini di videosorveglianza. I militari lavorano nel più stretto riserbo. Non si esclude alcun movente, anche se l’ipotesi più accreditata nelle scorse ore era quella di un’aggressione messa a segno per ragioni sentimentali o passionali.
Sempre a Gardone lo scorso marzo si era registrata una lite poi degenerata in un tentato omicidio in via Matteotti, a poca distanza da via XX settembre, dove era stata sfiorata una rissa. Un 19enne del Burkina Faso residente a Marcheno era stato accoltellato al collo e al torace - si è salvato, per fortuna - da Simone Lazzari, 21enne lattoniere di Gardone, poi finito in manette con l’accusa, appunto, di tentato omcidio. A scatenare l’accoltellamento erano stati, pare, apprezzamenti pesanti rivolti alla fidanzata dell’aggressore, che era in sua compagnia, da parte di alcuni giovani nordafricani. Lazzari aveva raccontato agli inquirenti di essersi difeso da un assalto a colpi di spranga. Nelle prossime ore si saprà di più anche dell’episodio di Inzino.
Beatrice Raspa