
Il pubblico ministero Alessio Bernardi Nel 2024 aveva ottenuto sette misure cautelari per associazione a delinquere
Al via ieri l’udienza preliminare per la megatruffa delle auto usate vendute con i chilometri ribassati scoperta dal pm Alessio Bernardi, che nell’aprile 2024 aveva ottenuto sette misure cautelari per associazione a delinquere nei confronti di un gruppo di sinti: fratelli, sorelle, fidanzati e fidanzate, che vivevano tutti sotto lo stesso tetto in una grande villa hollywoodiana a Padenghe, con in cortile undici auto all’apparenza nuove fiammanti. Mercedes, Bmw, Mazda, Alfa, Audi.
Stando all’accusa il gruppo vendeva vecchi catorci facendoli apparire non come tali ma come imperdibili affaroni truccando i contachilometri delle vetture, acquistate all’asta da società di noleggio a lungo termine a fine corsa. Il piano veniva messo a segno con la complicità di due meccanici bresciani e di un revisore, che appunto si ritiene cancellassero 150mila-200mila km percorsi a mezzo. le macchine dopo il ‘maquillage’ venivano sottoposte a revisione e reimmatricolazione e poi vendute a prezzi maggiorati, pari al semi-nuovo, con annunci online. Il gruppo criminale per gli inquirenti si era dotato di una struttura organizzativa, solida e precostituita, con ruoli definiti: c’è chi si era intestato la partita Iva necessaria per l’acquisto delle auto all’asta, chi si occupava del ritiro presso i caselli autostradali, chi si intestava i mezzi (tre donne sono risultate proprietarie di circa 150 veicoli), chi della revisione dopo la manomissione dei km, chi degli incontri con i clienti.
La procura contesta 23 truffe messa a segno tra il gennaio 2021 e il maggio 2022 in tutta Italia. Ieri in aula si sono registrate otto richieste di patteggiamento - tra loro, i meccanici - mentre per il revisore l’udienza preliminare sarà discussa il 5 novembre, quando il giudice si pronuncerà anche sulle altre posizioni. B.Ras.