
Un passaggio del Giro d'Italia sul Mortirolo, con Ivan Basso in maglia rosa
Ponte di Legno (Brescia) – Il Giro d’Italia 2025 fa tappa in provincia di Brescia, promettendo agli appassionati uno spettacolo irrinunciabile. Mercoledì 28 maggio, la 17esima tappa, da San Michele all’Adige a Bormio, attraverserà la Valle Camonica con un tracciato ricco di storia e difficoltà, tra cui l’ascesa del passo del Tonale dal Trentino al Bresciano e quella del Mortirolo verso cima Pantani, a cui i ciclisti arriveranno senza percorrere la mitica “Dritta” o “Recta Contador”: una delle salite più impegnative delle Alpi lombarde, quasi 3 km al 13-14% di pendenza media, lunghi tratti oltre il 20% e alcuni punti al 25%.

Le grandi salite
La direzione del Giro ha preferito fare percorrere la Strada Statale, più larga. I corridori affronteranno, anche senza fare il percorso amato da Contador e provato da Vincenzo NIbali, che l’ha definito “stupendo”, una delle tappe più dure di questa edizione, con un percorso che, nel Bresciano, seguendo la Strada 42 del Tonale e della Mendola, toccherà Ponte di Legno, Vezza d’Oglio e salirà poi per Monno, e il Mortirolo (1.852 m), con una salita leggendaria, nota per essere stata teatro di imprese memorabili, tra cui quelle di Marco Pantani, di cui la cima porta il nome.
Gli orari dei passaggi
La tappa partirà da San Michele all’Adige in provincia di Trento alle 12.50 da via della Prepositurale e arriverà a Bormio attorno alle 17.15 in via Battaglion Morbegno: per un totale di 155 chilometri e un dislivello di 3800 metri. Il passaggio al Tonale a 1.833 metri di altezza è previsto circa alle 14.51, a Ponte di Legno alle 15.05, a Vezza d’Oglio alle 15.16. La corsa in rosa arriverà al bivio per Monno alle 15.22, a Monno alle 15.28, seguendo la provinciale 81 e al Passo del Mortirolo alle 16.
Strade chiuse
L’attraversamento della Valle Camonica offrirà non solo un’esperienza agonistica di alto livello, ma anche panorami suggestivi, con le Alpi bresciane e valtellinesi a fare da sfondo. Le strade verranno chiuse due ore prima del passaggio dei ciclisti e riaperte poco dopo.