MILLA PRANDELLI
Cronaca

"Con la prevenzione si evitano incidenti"

SARNICO (Brescia) Il lago d’Iseo, come tutti i laghi, non deve essere preso sottogamba. Spesso per colpa della disattenzione,...

Sul Sebino sono stati fatti 150 interventi di prevenzione messa in sicurezza di barche in avaria e accompagnamento di nuotatori

Sul Sebino sono stati fatti 150 interventi di prevenzione messa in sicurezza di barche in avaria e accompagnamento di nuotatori

SARNICO (Brescia)Il lago d’Iseo, come tutti i laghi, non deve essere preso sottogamba. Spesso per colpa della disattenzione, dell’inosservanza delle regole, ma anche del buonsenso, diventa teatro di tragedie. La Guardia costiera ausiliaria del lago d’Iseo e del suo capocentro Diego Nolli, vicepresidente regionale della Guardia costiera ausiliaria veglia su coloro che fanno il bagno. Quest’anno sul Sebino è annegata una persona, molto peggio è andata nel fiume Oglio e sul lago di Garda. "A tutti raccomandiamo di usare il principale dei salvagenti, ovvero il buonsenso, pensando alla propria incolumità, ascoltando chi come noi è in giro a dare consigli. Il rispetto di leggi e divieti è prioritario, ma anche dove essi non esistono si deve sempre pensare che potrebbe accadere un imprevisto – dice Nolli – La tragedia accaduta sul Sebino recentemente ce lo insegna: una donna, per motivi che saranno definiti dalle autorità competenti, è stata travolta da una imbarcazione: non deve più accadere". La Guardia costiera ausiliaria, non solo impiega ogni anno decine di volontari per pattugliare le acque dell’Iseo e del lago di Como, secondo accordi fissati con gli enti, ma si occupa anche di prevenzione, sia sulle spiagge, sia nelle scuole e in altri luoghi. "Da quest’anno pattugliamo tutte le spiagge di nostra competenza sul lago d’Iseo con a bordo un assistente bagnanti abilitato a intervenire in acque interne e con un cane da salvataggio brevettato alla scuola “Word k9 rescue“ - sono tutti volontari a noi associati, il che significa che lavorano gratis per l’incolumità di tutti".Finora sul Sebino sono stati fatti 150 interventi di prevenzione e informazione, messa in sicurezza di barche in avaria, accompagnamento di nuotatori. Non solo: in occasione della tragedia di Predore il primo a tuffarsi è stato un operatore della Guardia costiera ausiliaria che era fuori servizio. "Ricordiamo di valutare i fondali, le correnti e le condizioni del lago – rimarca Nolli – anche se quella dei tuffi non è una emergenza, teniamo conto che non bisogna farli dalle zone in cui è proibito accedere e che, se ci vogliamo cimentare, dobbiamo sapere quanto è fonda l’acqua per evitare traumi alla spina dorsale, alla testa e agli arti. Informazione, prevenzione, sicurezza: meno interventi facciamo più significa che il nostro è stato un buon lavoro".

Milla Prandelli