
Massimo Cellino e l'ingresso della società Brescia Calcio
Brescia, 12 giugno 2025 – “Brescia Calcio e Massimo Cellino, come risulta anche dal comunicato stampa della Procura della Repubblica di Brescia, sono estranei all’organizzazione tesa alla commercializzazione di crediti fiscali e connesse attività di riciclaggio”.

L’avvocato
Lo dichiara in una nota l’avvocato Giorgio Altieri, partner di Tonucci & Partners che assiste Massimo Cellino. “Si ricorda – continua il legale - che Brescia Calcio in data 20 maggio 2025 ha subito sporto denuncia-querela alla Procura della Repubblica di Brescia a seguito della notifica alla predetta società dello schema di atto da parte dell’Agenzia delle Entrate, che già conteneva la contestazione di utilizzo da parte della società in compensazione di crediti inesistenti, contestazione che è l’unica tutt’oggi esistente e in danno del presidente Massimo Cellino”.

“Essendo tuttavia il presidente Massimo Cellino e la società Brescia Calcio del tutto in buona fede rispetto a dette compensazioni, peraltro integralmente pagate al cedente solo dopo il rilascio delle quietanze di pagamento per il tramite dei sistemi dell’Agenzia delle Entrate, nuovamente oggi hanno fornito massima collaborazione all’Autorità Giudiziaria per gli accertamenti di rito e intendono riconfermare di ritenersi parti offese rispetto ai fatti di cui all’indagine in corso come confidano che sarà riconosciuto all’esito delle verifiche più approfondite da parte degli inquirenti, che auspicano siano le più rapide possibile”.

Il fallimento
Sul fronte sportivo intanto il club è di fatto fallito. Il contestatissimo presidente delle Rondinelle, infatti, non ha pagato gli stipendi, i tre milioni di euro necessari per l’iscrizione a un campionato professionistico. i tifosi e il sindaco della città non vogliono rassegnarsi a questo triste verdetto che farebbe precipitare il Brescia nei dilettanti dopo 114 anni di storia.