REDAZIONE BRESCIA

Concesio, maxi evasione di una famiglia proprietaria di un’azienda di materiali ferrosi

Avrebbe ritardato il fallimento della ditta per poter trasferire beni e liquidità sui conti correnti personali Sequestrati beni di lusso e denaro per due milioni di euro

L'operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Brescia

L'operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Brescia

Concesio (Brescia), 1 luglio 2025 - Sequestrati beni di lusso e denaro per due milioni di euro a una famiglia di quattro persone, che possiede un'azienda che commercia metalli ferrosi a Concesio in provincia di Brescia.

L’accusa

Secondo la Guardia di Finanza la famiglia bresciana avrebbe ritardato il fallimento dell'azienda per poter trasferire beni e liquidità sui conti correnti personali e per acquistare beni di lusso. Contestati i reati di bancarotta fraudolenta, riciclaggio e autoriciclaggio.

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Il metodo

Gli approfondimenti svolti, in assenza di una contabilità correttamente ordinata, hanno consentito di appurare che i 4 componenti il nucleo familiare avrebbero ritardato il fallimento mediante l'esposizione di crediti "gonfiati" e, contestualmente,sistematiche condotte di bancarotta fraudolenta. Più nel dettaglio, le operazioni ricostruite hanno portato al depauperamento del patrimonio aziendale attraverso ripetuti bonifici per complessivi 1,9 milioni di euro dapprima verso i propri conti personali e, in seguito, verso una società che, nei fatti, costituisce la "good company" attraverso la quale è proseguita l'attività della fallita. Quest'ultima società, inoltre, è risultata essere sottoposta ad un costante drenaggio di risorse verso conti esteri riconducibili alla famiglia. Circa 160mila euro sono poi stati utilizzati da uno dei familiari per l'acquisto di autovetture di lusso e di un orologio di pregio.

Il sequestro

Il Pubblico ministero incaricato dell'indagine ha richiesto e ottenuto un decreto di sequestro preventivo per un importo complessivo pari a circa 2 milioni di euro che è stato eseguito sui conti correnti della good company e degli indagati.