“Non ho ucciso Rosanna Aber”: la colf Krystyna Mykhalchuk si difende (ma non risponde al Gip)

Bergamo, la 26enne ucraina ha reso una dichiarazione spontanea ma si è avvalsa della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio alla presenza anche dei pm Emanuele Marchisio e Guido Schininà

La colf Krystyna Mykhalchuk e la vittima Rosanna Aber
La colf Krystyna Mykhalchuk e la vittima Rosanna Aber

Bergamo – "Non ho ucciso Rosanna Aber”. Si sarebbe limitata a poche parole la dichiarazione spontanea resa stamattina al gip di Bergamo da Krystyna Mykhalchuk, la 26enne ucraina arrestata mercoledì dalla Squadra mobile con l'accusa di omicidio volontario per aver ucciso Rosanna Aber 77 anni. Per il resto, la donna, che vive a Scanzorosciate con marito e figlia piccola, si è avvalsa stamani della facoltà di non rispondere.

Nella dichiarazione spontanea messa a verbale, Mykhalchuk ha negato ogni responsabilità nella morte della pensionata che assisteva, morta il 22 aprile del 2022 precipitando dal balcone di casa, dal quarto piano di un palazzo di Colognola.

Oggi Krystyna Mykhalchuk – accusata anche di aver sottratto denaro all'anziana – è comparsa davanti al gip di Bergamo Alessia Solombrino e ai pm Emanuele Marchisio e Guido Schininà, assistita dal suo legale di fiducia, l'avvocato Andrea Pezzotta. Proprio Pezzotta, rispondendo alle domande dei giornalisti all'uscita dal carcere, ha sottolineato che l'indagata nella sua breve dichiarazione spontanea non ha toccato nessun altro argomento dell'indagine: nessun riferimento dunque ai prelievi di denaro con il bancomat della vittima e nemmeno alla sua presunta ludopatia che, secondo gli inquirenti, sarebbe all'origine dell'omicidio, inizialmente scambiato per suicidio.