Scanzorosciate (Bergamo) – In volto l’espressione un po’ triste, forse nostalgica. Mai un sorriso aperto, solo accennato. Lo sguardo sempre serio. È difficile però, guardando le immagini di Krystyna Mykhalchuk su Facebook, immaginarla spingere giù dalla finestra Rosanna Aber, 77 anni. Eppure è proprio questo quello di cui è accusata la 26enne ucraina, arrestata ieri dagli uomini della Mobile della questura di Bergamo a distanza di un anno e mezzo dal volo fatale del 22 aprile del 2022 al quartiere di Colognola.
La famiglia
In Italia da otto anni, la donna vive a Scanzorosciate con il marito e la figlia piccola, di cinque anni, che campeggia in quasi tutte le immagini sui suoi social. Poco distante vive anche la mamma di lei. Un’esistenza modesta, fatta di tanta fatica come per molti stranieri. Ma anche di un vizio che troppo spesso spinge a furti e bugie: il gioco, le macchinette. Insomma, Krystyna Mykhalchuk, che adesso era impiegata in una ditta di pulizie di Nembro, giocava tanto, troppo.
La febbre del gioco
Chiedeva prestiti in giro, ma la ludopatia era arrivata a un punto tale che – sarebbe questo il dettaglio importante per le indagini sulla morte di Rosanna Aber – sarebbe finita per rubare i soldi necessari. In particolare l’anziana, per cui Mykhalchuk lavorava da poco più di due mesi, si era accorta proprio il giorno della sua morte di un ammanco importante, duemila euro. L’ipotesi è che abbia chiesto conto alla 26enne ucraina e da lì la lite sarebbe degenerata. Nell’ordinanza, firmata dal gip Alessia Solombrino, Mykhalchuk risponde di omicidio volontario e di indebito utilizzo del bancomat della vittima.